Gemelli scomparsi a Roma, i pm:
un equivoco, ma ascolteremo i bimbi
Il padre: non denunceremo Costantin

A sinistra Costantin (foto Claudio Peri-Ansa)
A sinistra Costantin (foto Claudio Peri-Ansa)
di Laura Bogliolo
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Lunedì 19 Agosto 2013, 16:16 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 00:22

ROMA - Nove ore di incubo luned a Roma per la scomparsa di due gemellini di sei anni che sembravano essere stati inghiottiti nel nulla nel quartiere San Basilio, periferia est della citt. Poi il ritrovamento: erano stati portati al mare da un amico di famiglia che non avrebbe avvertito il padre dei piccoli. La famiglia non ha sporto denuncia. Anche i pm parlano di un equivoco, ma hanno deciso comunque di ascoltare i bambini.

Alexandru e Sebastian Cauzeanu erano scomparsi poco dopo le 12 dal cortile della chiesa ortodossa del Santissimi Martiri in vicolo di Ponte Mammolo. I genitori, Vassily Cauzeanu, meccanico 50enne in Italia da diversi anni, Ana, badante, hanno vissuto ore di disperazione, lanciato appelli diffondendo le foto dei piccoli. Il lieto fine solo a tarda serata: i gemellini erano stati portati al mare a Ostia da Costantin, un muratore 37enne e il fratello Petru, entrambi conoscenti dalla famiglia romena che abita a Zagarolo e che ieri stava assistendono a una funzione religiosa. sono stati rintracciati ieri sera dai carabinieri quando erano già tornati a Roma: ad aspettarli uno spiegamento di forze dell'ordine immenso. Sono stati tutti portati nella caserma di San Basilio dove c'erano i genitori dei piccoli. Il trentenne appena arrivato in caserma aveva fatto sapere: «Non pensavo che avrei creato tutto questo allarme, sono dispiaciuto. Eravamo andati al mare».

La famiglia ha deciso di non denunciare Costantin. «Siamo contenti, è finito tutto bene e stanno bene. Ho pensato che potevano morire, a tutto il male possibile, a quel che succede nel mondo ai bambini, che li potevano ammazzare, vendere» ha detto Ana al Tg Lazio della Rai. «Non li avevamo mai lasciati con lui, ma ci fidiamo di Costantin, giocano sempre davanti alla chiesa con lui e con gli altri bambini. Non lo denunciamo, ci ha chiesto scusa». Ha quindi riferito il racconto dei figli: «Hanno passato la giornata bene, si sono divertiti, hanno giocato, fatto castelli di sabbia - ha detto -, si sono spaventati solo quando sono tornati e hanno visto tanta gente, i carabinieri. Ringraziamo tanto i carabinieri, hanno fatto tutto possibile per trovare i nostri bambini, e tutte le altre persone che si sono impegnate».

L'incomprensione. Da subito molti testimoni avevano visto Costantin allontanarsi con i gemellini. Anche la mamma di Alexander e Sebastian aveva visto l'uomo giocare con i propri figli. Poi, in pochi secondi, i piccoli sono scomparsi. Insieme a loro altri due bambini sempre romeni che erano stati affidati a Costantin da una famiglia che vive a Frosinone.

Quella frase non capita. Il padre dei gemellini ha parlato di «incomprensione». Constantin gli aveva chiesto il permesso di portarli con sè: il padre dei piccoli pensava che si trattasse solo di farli giocare, non di andare al mare. L'equivoco ieri ha scatenato la grande caccia all'uomo per le vie della Capitale e sul litorale romano. «Mi ha detto portiamo i gemelli con noi, ma io pensavo a giocare lì vicino, non al mare», ha spiegato il padre dei gemelli. «È stata un'incomprensione» anche secondo il comandante dei carabinieri di Roma, generale Maurizio Mezzavilla. A scatenare il panico anche il fatto che Costantin non aveva portato con sè il cellulare. «Non portiamo mai il cellulare alle funzioni religiose e poi siamo andati al mare direttamente dalla chiesa» ha raccontato oggi Costantin.

I pm: un equivoco, ma ascolteremo i bambini. Un «semplice equivoco», è quanto si fa strada nell'attività di indagine dei pm della Procura capitolina che ieri hanno avviato un fascicolo di indagine. «Un equivoco seguito a una serie di eventi concatenati che hanno fatto scattare le giuste misure di indagine. Una errata comunicazione tra genitori e amico di famiglia»: questa la sintesi che gli inquirenti fanno. Nelle prossime ore verranno svolti ulteriori accertamenti, coordinati dal procuratore aggiunto Pier Filippo Laviani, per chiarire oltre ogni dubbio le fasi di una giornata che ha tenutola città con il fiato sospeso. Non si esclude che gli stessi bimbi possano essere ascoltati per ricostruire le ore trascorse in compagnia dell'uomo.

Il padre: i gemellini stanno bene, ieri hanno trascorso una bella giornata al mare. «I bambini stanno bene, sono a casa con la mamma a Zagarolo. Ci hanno raccontato che ieri hanno trascorso una bella giornata, si sono divertiti e non si sono accorti di quello che succedeva a Roma» ha detto il padre dei gemellini. «Hanno detto che sono stati bene - ha aggiunto - e non si sono spaventati, anzi». Il padre ha sottolineato anche oggi che Costantin «è un bravo ragazzo». La mamma dei due piccoli ha raccontato che i figli, secondo quanto le hanno riferito, «sono andati al mare. Hanno giocato, pescato e fatto il bagno».

La scomparsa. I genitori dei gemelli stavano partecipando a una funzione religiosa nella chiesa dei Santissimi Martiri, una costruzione in lamiera alla fine di vicolo di Ponte Mammolo, una strada sterrata e isolata alla periferia sud-est di Roma, e avevano lasciato i gemelli fuori a giocare. Per tutta la giornata i carabinieri hanno cercato Costantin e il fratello. La procura aveva avviato un'indagine ipotizzando la scomparsa di altri due bambini L'intero quartiere di San Basilio si era mobilitato per cercare di trovare i due gemellini.

ECCO LE FOTO DEI BIMBI, GLI APPELLI

I genitori avevano fatto diversi appelli: «Chiediamo aiuto a chiunque possa avere informazioni utili per riuscire a rintracciare i nostri figli, per questo abbiamo autorizzato anche la diramazione delle foto, affinchè vengano diffuse il più possibile». Telefono Azzurro aveva accolto l'appello: «chiunque possa fornire informazioni in merito alla scomparsa dei gemelli e aiutare la ricerca può chiamare il numero unico europeo 116.000, la Linea gratuita per i bambini scomparsi».

Alcuni testimoni avevano da subito detto che i due gemellini erano stati portati via proprio da Costantin. «Lo conosciamo, è un membro della chiesa, li ha presi e non ha detto niente a nessuno - aveva detto Rita M. romena che abita non lontano dalla chiesa ortodossa -. Lui aveva pure in custodia altri due bambini romeni di una signora che abita a Frosinone e doveva riportarli domani mattina. Ma ora anche lei ha sporto denuncia». «Fa il muratore ed è cintura nera di judo», ha raccontato Marina Oprea.

Il racconto del padre: spariti in pochi secondi. «Eravamo al rinfresco durante una festicciola e abbiamo lasciato i bambini a giocare con dei loro coetanei. Dopo dieci minuti ci siamo affacciati per andare a prenderli ma loro non c'erano più» ha detto il padre dei gemelli. «Costantin è un amico e se sono con lui non gli farà del male. Speriamo che li ha portati al mare, a Ladispoli, con gli altri due bambini» aveva detto.

La madre dei gemelli Ana aveva raccontato di aver visto i bambini giocare con l'uomo indicato da testimoni come la persona che li ha portati via. La donna era stata anche ricoverata per lo choc.

- VIDEO, testimoni: portati via da un uomo

- LA MAPPA

- LE FOTO DI ALEXANDRU E SEBASTIAN

- La madre dei gemelli Ana aveva raccontato di aver visto i bambini giocare

- Foto, la casa di Alxandru e Sebastian a Zagarolo

Le ricerche. Gli investigatori dei carabinieri di Roma hanno da subito analizzato le immagini delle telecamere che si trovano nei pressi della strada periferica dove si erano perse le tracce di due gemelli: avevano attivato ricerche in tutta Roma, con diverse pattuglie, unità cinofile ed elicotteri che sorvolano la capitale. Impegnati nelle ricerche oltre i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma, anche i carabinieri del Ros, il reparto anti crimini violenti dell'arma. Erano scattati anche controlli alle frontiere.

In tarda serata una segnalazione, ma era un falso allarme: a Ladispoli una segnalazione indicava la presenza di due uomini con due bambini ma si era trattato di un falso allarme.

Poco dopo le 22 la fine dell'incubo: Alexandru e Sebastian hanno riabbraciato i genitori nella caserma dei carabinieri di San Basilio.

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