Ruby, il tribunale rinvia decisione su prove
Mills, Berlusconi lunedì sarà in aula

Ruby
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Sabato 22 Ottobre 2011, 10:04 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 23:32
MILANO - I giudici del Tribunale di Milano decideranno il prossimo 23 novembre, data in cui stata rinviata l’udienza del processo sul caso Ruby nel quale imputato Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile, sulle richiesta di prova avanzate da accusa e difesa.



Oggi in aula gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo hanno depositato alcune memorie e pareri pro-veritate con i quali ritengo irrilevanti o chiedono di non ammettere alcune prove chieste dalla Procura inerenti alle liste dei testi, alle intercettazioni e conversazioni di cui era stata chiesta la trascrizione. L’udienza, nella quale Berlusconi non ha fatto valere il legittimo impedimento, è durata pochissimi minuti ed è stata aggiornata e rinviata al 23 novembre.



Berlusconi sarà presente lunedì prossimo nell’aula del processo Mills, dove, in programma, c’è l’interrogatorio in videoconferenza con il legale inglese. Lo conferma l’avvocato Longo.



«Non so se il presidente del Consiglio ha interesse a farsi interrogare da un pm che è un po' nervoso. Se ci fossero altri pm....» ha poi detto Longo a proposito dell'interrogatorio del premier al processo Mills.



Il legale, che ha voluto precisare che le sue parole esprimono «il mio pensiero», ha comunque aggiunto che per venerdì della prossima settimana non si sa se il capo del Governo avrà un impedimento. Se così fosse, potrebbe essere richiesto il rinvio dell'udienza. Ghedini ha invece spiegato che non è ancora stato deciso se il capo del Governo si farà interrogare o meno, o renderà dichiarazioni spontanee al processo Mills in cui è imputato.



«Non capisco la pervicacia della Procura di Milano - ha detto oggi il premier - per un processo che sarà prescritto il 12 gennaio. L'economia processuale vorrebbe che quando un processo si sa essere prescritto non si sprechi tempo ma venga abbandonato. Invece a Milano hanno intensificato le udienze. Non ho mai conosciuto Mills si tratta di una buffonata. Da ora al 15 dicembre mi hanno fissato 21 udienze e dato che i miei avvocati vorrebbero che io passassi cinque-sei ore a definire la linea difensiva, in tutto sarebbero 42 giorni. Questo perché - aggiunge ancora - la Corte costituzionale ha abrogato il lodo Alfano, e inoltre la Procura di Milano è pervicace visto che questo processo sarà prescritto il 12 gennaio».
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