Roma in ginocchio per il nubifragio
Entro sera il ripristino della normalità

Acqua alla stazione Tiburtina (foto Francesco Toiati)
Acqua alla stazione Tiburtina (foto Francesco Toiati)
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Venerdì 21 Ottobre 2011, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 23:29

ROMA - Roma in ginocchio e polemiche per il nubifragio che ieri mattina, oltre a causare una vittima all’Infernetto, ha provocato danni per milioni di euro colpendo migliaia di persone e centinaia di aziende.

La pioggia caduta (120 millimetri in tre ore) è stata eccezionale ma sul banco degli imputati, ancora una volta, c’è la scarsa manutenzione dei tombini. Gli allagamenti sono stati provocati non solo dall’intensità della pioggia ma anche dal fatto che le caditoie non hanno retto l’impatto del primo vero temporale dall’inizio dell’autunno. Il Comune ha chiesto lo stato di calamità. Danni ingentissimi soprattutto a Casal Palocco, all’Axa e all’Infernetto. I Municipi attaccano il Campidoglio: «Non ci sono soldi per fare i lavori che andrebbero fatti».

Il nubifragio, non se ne registrava uno di queste dimensioni dal 1953, ha sostenuto il sindaco, ha paralizzato il traffico e soprattutto ha provocato la temporanea chiusura della metro, che ha riaperto regolarmente stamani alle 5:30. Solo due le stazioni che non hanno ancora potuto riaprire i cancelli: Colli Albani (metro A) per lavori di ripristino dai danni causati da maltempo, che però ha riaperto poco prima delle 7, e la stazione Colosseo (metro B), anche in questo caso per lavori di ripristino (si può utilizzare la vicina stazione Cavour).

Vigili del Fuoco e Protezione Civile hanno ripreso già dalle prime ore di questa mattina i lavori di sgombero di scantinati, box, garage e seminterrati nel quartiere romano dell'Infernetto, dove ieri un immigrato cingalese di 32 anni è morto annegato dopo essere rimasto intrappolato nel seminterrato dove viveva con la famiglia. La sala operativa mobile continua a ricevere decine di segnalazioni che vengono smistate alle loro squadre e ai volontari della Protezione Civile.

Alle 18,30 Agenzia per la Mobilità informa che «tra le zone della città che stanno tornando alla normalità c'è quella della stazione Tiburtina. Alle 17.50 circa è stata infatti riaperta anche la rampa di accesso tra la corsia centrale di via Tiburtina e il piazzale della stazione. Le linee di bus 71 490 491 492 495 sono tornate alla normalità. Riepilogo stato della rete: Metro A regolare; Metro B regolare/chiusa stazione Colosseo; Roma-Lido sostituita da bus tratta Acilia-Colombo, regolare tratto Acilia-Piramide; Termini-Giardinetti regolare; Roma-Viterbo regolare. Nel settore est 111 e 440 non transitano da via delle Cave di Pietralata, deviate per via dei Durantini. Nel settore nord il 308 non transitain via della Cesarina, deviato a via della Bufalotta, via Casal Boccone. Nel settore sud chiusa via Giovanni Andrea Scartazzini, linea 013 deviata a via Marcello Mastroianni, via Massimo Troisi, via di Malafede».

Nel tardo pomeriggio la Protezione civile capitolina ha annunciato che sono state risolte le maggiori criticità, grazie al lavoro di una task-force di 7.152 unità operative che ha lavorato ininterrottamente, a supporto del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, per consentire il più rapido rientro delle condizioni di normalità.

Tommaso Profeta, direttore della Protezione civile capitolina, spiega: «Sotto il coordinamento della Protezione civile di Roma Capitale, il Campidoglio ha schierato sin dalle prime ore della giornata di ieri un vero e proprio esercito, composto da tutti i settori operativi: 450 volontari della Protezione civile del Campidoglio, 250 unità delle squadre di emergenza del Servizio Giardini, 2.600 di Ama, 22 agenti dei Pics-decoro; 900 tecnici Acea, 150 operatori del Dipartimento lavori pubblici; 1844 agenti della Polizia Roma Capitale e 936 operatori del trasporto pubblico. Secondo le prime rilevazioni i municipi dove il maltempo ha causato maggiori danni, sono il XIII, il V ed il XX». Attualmente 250 unità di 80 associazioni di Volontariato di Protezione civile, sono impegnate all'Infernetto, Casal Palocco e in via Tiburtina dove, per liberare dall'acqua scantinati e cantine, sono necessarie idrovore di particolari dimensioni. Ancora in campo le squadre di emergenza del Servizio Giardini che, con 250 operatori, stanno rimuovendo alberature parzialmente sradicate o rami pericolanti. Operative sul territorio anche le squadre Ama che hanno completato gran parte del lavoro di recupero della viabilità, grazie a 2mila operatori impiegati sin dalla giornata di ieri. Oggi, per assicurare il decoro cittadino ed ultimare la rimozione degli smottamenti, la municipalizzata ha impegnato una task-force dedicata di 600 unità. Ultimate anche le opere di recupero condotte dal Dipartimento ai lavori pubblici che, con 150 unità in campo ha lavorato in emergenza per garantire il deflusso delle acque in 600 caditoie, avendo svolto regolarmente e per tempo, lavori straordinari di pulizia e di riconnessione della rete fognaria. Acea ha ultimato le operazioni di ripristino della corrente elettrica, grazie all'intervento immediato di 900 tecnici. Attualmente sono in corso di risoluzione 70 interventi richiesti da privati e, entro sera, sarà ripristinata l'elettricità anche nell'unica palazzina ancora al buio, in via Prenestina. Importante il lavoro della Polizia Roma Capitale che, oltre a governare il traffico in una situazione di oggettiva difficoltà ha provveduto ieri a garantire il pronto intervento ai cittadini su strada e a quelli che si sono rivolti alla sala operativa. Gli agenti dei Pics-decoro hanno, inoltre, contribuito allo svolgimento in sicurezza delle operazioni di deflusso dai mezzi pubblici e delle squadre d'emergenza messe in campo. In Centro storico sono stati effettuati il maggior numero di interventi, 111, con 271 agenti impegnati per l'emergenza delle metropolitane chiuse e l'allagamento delle stazioni, delle strade, caditoie ostruite, tombini divelti, chiusura al traffico per criticità e deviazioni. Segue il XVII municipio (Prati) con 125 agenti impegnati e 69 interventi; l'XI (Ostiense Garbatella)e il X, soprattutto per black out semafori, e il XIII, Ostia per gli allagamenti nelle abitazioni in zona Infernetto e via di Castel Porziano. Il tutto per un totale di 1844 agenti e 812 interventi complessivi in tutti i municipi di Roma.

Un signore si lamenta per il ritardo negli interventi, ma un volontario stremato replica: «Stanotte abbiamo riposato un po', siamo distrutti». In totale, nel solo quartiere alla periferia Sud della Capitale, sono stati effettuati 103 interventi da ieri. Da questa mattina sono partite anche le verifiche in alcuni stabili ed edifici che potrebbero essere stati particolarmente colpiti dal nubifragio di ieri.

Intanto nel comprensorio dove ieri è morto Sarang Perera, l'immigrato 32enne annegato in un seminterrato all'Infernetto, regna il silenzio, con alcune villette che portano ancora il segno del diluvio di ieri. Nelle stradine che portano all'abitazione c'è solo una signora che fa avanti e indietro da casa con secchi pieni d'acqua.

Gli studenti del Liceo classico Pilo Albertelli, al centro di Roma, hanno deciso di non entrare questa mattina in seguito ai danni provocati all'edificio dal nubifragio di ieri. I ragazzi si sono riuniti in assemblea nel cortile della scuola, insieme con un ingegnere della Provincia, che li sta rassicurando sulle condizioni dello stabile.

Intanto è sempre più emergenza maltempo nel Cassinate, in Ciociaria. Allagamenti di case e cantine, con l'acqua che sta provocando danni e disagi in molti locali. A Isola Liri si è verificata una frana che ha interessato un autosalone. Lo smottamento ha coinvolto un'area dove si trovavano esposte diverse vetture. Si resta in piena emergenza a Cassino dove da ieri i vigili del fuoco sono impegnati per fronteggiare la difficile situazione. La pioggia, caduta in grande quantità, ha causato numerosi allagamenti. Danni si registrano in diverse abitazioni e cantine nel centro della città.

Il Comune di Cassino ha chiesto alla regione Lazio il riconoscimento dello stato di calamità naturale. La richiesta del sindaco Giuseppe Golini Petrarcone è partita oggi, mentre si continua a lavorare senza sosta per tornare alla normalità. Allagamenti, frane, danni ad abitazioni e cantine, diverse strutture pubbliche hanno causato una situazione di totale emergenza chiamando volontari della protezione civile e vigili del fuoco a decine d'interventi. Il nubifragio ha provocato infiltrazioni e problemi anche al teatro Manzoni, oltre che al palazzetto dello sport, reso inagibile dopo l'allagamento avvenuto in seguito alla rottura degli argini del rio che scorre vicino. «Nella nostra città - dice l'assessore Danilo Grossi - abbiamo un quadro difficile e oggi abbiamo chiesto lo stato di calamità alla Regione Lazio. Servono aiuti, anche economici, perchè i danni causati dal nubifragio di ieri sono consistenti e il Comune non ha certo le risorse finanziarie per provvedere a tutti gli interventi».

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