L’amicizia pi forte della morte, quella che ha portato la scorsa notte Davide Vitale a ubriacarsi con la birra e poi iniettarsi l’ultima dose di eroina davanti alla lapide dell’amico del cuore, Damiano, morto due anni fa per un malore provocato molto probabilmente sempre dalla droga.
Davide, 38 anni, nato a Torino, tanti anni trascorsi a Cecchina (frazione di Albano) e da poco tempo residente ad Aprilia, è stato trovato verso le dieci di ieri mattina proprio dalla mamma di Damiano che era andata a portare i fiori sulla tomba del figlio. A terra, nel riquadro H del cimitero di Ciampino, c’era il corpo dell’uomo: jeans, maglietta, accanto una giacca diverse bottiglie vuote di birra e una siringa da insulina sporca di sangue. Al braccio c’era ancora il laccio emostatico. La donna ha dato l’allarme al custode e poco dopo sono arrivati gli agenti del commissariato di Marino che hanno chiesto l’intervento della polizia scientifica. Il corpo è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria all’istituto di medicina legale del policlinico di Tor Vergata.
L’AUTOPSIA
Sarà l’autopsia a stabilire con certezza le cause della morte ma non ci dovrebbero essere dubbi: overdose o un malore provocato da un micidiale mix di eroina e alcol. La morte, secondo un primo accertamento del medico legale, dovrebbe risalire a circa 7-8 ore prima del ritrovamento. Davide Vitale era stato visto aggirarsi dalle parti del cimitero poco prima dell’orario di chiusura, verso le sette dell’altra sera. E anche il riscontro sugli orari non dovrebbe lasciare dubbi. L’uomo è entrato quasi al tramonto, avrebbe bevuto birra per ubriacarsi fino alle 2-3 della notte poi si è iniettato l’eroina mortale.
La polizia scientifica ha trovato nelle tasche della giacca due foto che ritraggono Davide e l’amico Damiano insieme. Scatti di qualche anno fa quando i due erano felici, e forse lontani dall’incubo del buco. Poi nel portafoglio sono stati sequestrati alcuni foglietti con dediche all’amico e al sentimento che li legava: «L’amicizia è la cosa più importante al mondo, non ha prezzo».
I PRECEDENTI
La vita dei due amici è stata scandita per anni dagli stessi rituali alla ricerca quotidiana del denaro per comprare la droga nella zona dei Castelli. Davide Vitale era nato a Torino 38 anni fa ma era praticamente cresciuto a Cecchina, nella zona di Fontana di Papa, e frequentava i giardini pubblici. Due anni fa, con i genitori, si era trasferito ad Aprilia, ma spesso tornava a Cecchina per incontrare gli amici. Proprio nella frazione di Albano, qualche anno fa uscì vivo da un’aggressione per miracolo. Durante una lite spuntò un coltello e venne colpito alla gola. Davide Vitale aveva anche dei piccoli precedenti penali, nulla di importante. Dopo questo fatto era tornato a bucarsi e negli ultimi aveva anche gravi problemi di salute.
L’inchiesta della polizia di Marino, oltre a chiarire tutti gli aspetti della morte di Vitale, dovrà anche cercare di identificare lo spacciatore che ha venduto la dose mortale di eroina.
Overdose lo uccide sulla tomba dell'amico
stroncato anche lui dall'eroina
di Marco De Risi e Marco Giovannelli
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Mercoledì 4 Giugno 2014, 11:18 - Ultimo aggiornamento:
5 Giugno, 11:59
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