Poliziotto sequestra compagno del figlio
Chiede riscatto, ma i carabinieri lo salvano

La compagnia di Monterotondo
La compagnia di Monterotondo
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Martedì 13 Dicembre 2011, 18:23 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 19:22
ROMA - Un agente di polizia, di 44 anni, ha tentato di rapire un quindicenne a Palombara Sabina. A liberare il ragazzino i carabinieri. E' la fine di un incubo, grazie ai carabinieri le parole del pap del quindicenne. L'agente aveva debiti di gioco conosceva il ragazzino perch il figlio frequenta la stessa scuola. Ha chiesto un riscatto di 75mila euro ai genitori della vittima, imprenditori. Ma la famiglia ha avvertito i carabinieri che in borghese, hanno circondato il rapinatore che aveva dato appuntamento alla famiglia vicino a un casolare. L'operazione è stata eseguita dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma insieme a quelli del Gruppo di Ostia e della stazione carabinieri di Palombara Sabina.



Riscatto di 75mila euro. I genitori avevano ricevuto una serie di telefonate con cui veniva richiesto un riscatto di 75.000 euro per ottenere la liberazione. Si sono rivolti ai carabinieri di via In Selci che hanno avviato immediatamente le indagini per localizzare e liberare il ragazzo. Nel primo pomeriggio è stato organizzato un incontro con i sequestratori nel corso del quale il padre avrebbe dovuto consegnare il riscatto richiesto. Lì è stato arrestato il rapitore.



L'agente è impiegato in un ufficio del ministero dell'Interno. Svolge funzioni amministrative.



Rapito mentre andava a scuola.
L'agente aveva caricato il ragazzino su un furgone intorno alle 8, mentre stava andando a scuola. Poi lo ha portato in un casolare e gli ha legato i polsi con una corda. Dopo aver telefonato al padre della vittima fingendosi uno straniero, ha fissato un appuntamento in una vicina zona di campagna per la consegna dei soldi, circa 75.000 euro. Ma l'imprenditore ha lanciato l'allarme ai carabinieri, che in borghese hanno circondato la zona dell'appuntamento. Qui il sequestratore si era presentato con il furgone, sul quale era a bordo il ragazzino, armato della sua pistola di servizio e con il volto coperto dal passamontagna. Poi sono intervenuti i militari che lo hanno bloccato, liberando il ragazzo.
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