Padova. Aborto fuorilegge: la figlia di un
chirurgo interrompe gravidanza al 6. mese

L'ospedale di Padova (archivio)
L'ospedale di Padova (archivio)
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Giovedì 29 Luglio 2010, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 19:17
PADOVA (29 luglio) - Sar la Procura di Padova, che ha aperto un fascicolo sul caso, a fare luce su un aborto eseguito nell'ospedale civile dalla figlia di un medico chirurgo alla 26/a settimana di gestazione. Ad eseguire l'interruzione di gravidanza, ben oltre i limiti di legge, è stato un ginecologo della Divisione di Ginecologia dell'ospedale padovano.



È stato il primario della divisione, Daria Minucci a segnalare il fatto alla magistratura. La donna temeva che il feto potesse avere una malformazione, sulla base dell'esito di una ecografia fatta a Bologna ai primi giorni di luglio. Una analisi morfologica compiuta sul nascituro a Padova non aveva indicato invece anomalie. Con questo terribile sospetto la donna si è presentata al ginecologo della divisione padovana, chiedendo di poter abortire e affermando di essere alla 22/a settimana (entro i termini perciò per un aborto terapeutico). Ma ad interruzione eseguita è stato poi l'anatomopatologo che ha esaminato il corpicino ad accorgersi che il feto, tra l'altro perfettamente sano, non poteva avere solo 22 settimane. Così è scattata la segnalazione, che ora porterà il ginecologo, e probabilmente la stessa paziente, davanti ai magistrati. L'ipotesi di accusa potrebbe essere di interruzione volontaria di gravidanza oltre i termini previsti dalla legge 194.