Napoli, tenta di uccidersi in ospedale
"Aveva infettato la nipotina"

Napoli, tenta di uccidersi in ospedale "Aveva infettato la nipotina"
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Venerdì 17 Aprile 2015, 16:46 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 20:52

NAPOLI - Sono disperate le condizioni di una donna - una sessantenne di Bacoli - che ha tentato il suicidio nel piazzale dei mezzi di soccorso per il trasporto interno dei pazienti del Cardarelli.

La donna - che si è sferrata una coltellata alla gola e una al petto - ha commesso l'estremo gesto davanti al personale delle ambulanze e ai parenti dei pazienti portati nel padiglione delle emergenze.

Il racconto di Carmine Fiore, caporeparto del servizio di ambulanze dell'ospedale più grande del Mezzogiorno: «Ero nel gabinetto del mio ufficio quando dalla finestra ho visto la donna: aveva una mano alla gola dalla quale sgorgava sangue.

Con l'altra mano mi faceva segno di non guardarla. Mi sono precipitato nel viale e con l'aiuto di un infermiere l'abbiamo bloccata e le abbiamo tamponato sulla giugulare per evitare che perdesse altro sangue. Solo dopo averla bloccata ci siamo resi conto che aveva un coltello conficcato nel petto. E' stata una scena terribile. Poi l'abbiamo portata immediatamente al pronto soccorso e da lì è stata trasferita in sala operatoria. Le sue condizioni sono gravissime».

Il motivo del terribile gesto è da attribuire alla scoperta di aver trasmesso alla sua nipotina l'epatite virale di cui è affetta. E' quanto la donna avrebbe rivelato ai medici del pronto soccorso prima di essere sedata. Il suo complesso di colpa nei confronti della nipotina l'avrebbe indotta a farla finita.

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