Ministeri, il governo: polemiche assurde
Calderoli: a Monza due giorni a settimana

Le insegne ministeriali alla Villa Reale di Monza
Le insegne ministeriali alla Villa Reale di Monza
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Domenica 24 Luglio 2011, 13:53 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 23:18
ROMA - Non si placano le polemiche sull'iniziativa leghista dei ministeri al Nord, polemiche che oggi Palazzo Chigi definisce incomprensibili. Di Pietro parla intanto di atto criminale per l'apertura delle sedi distaccate di Monza, mentre Calderoli parla di aperture anche al Sud, senza però risparmiare sottolineare sottolineature razziste verso Napoli e i napoletani («Non sanno cosa sia il lavoro»).



«Non si comprendono le ragioni delle polemiche di opposto segno sviluppatesi sull'iniziativa avviata da alcuni ministri, fra i quali in primo luogo Bossi e Calderoli, ieri a Monza. Si tratta della realizzazione dell'intesa raggiunta qualche tempo fa sugli uffici decentrati e di rappresentanza di alcuni ministeri sia al nord sia al sud, così come già in essere per molti altri ministeri. Le polemiche quindi volte ad enfatizzare o a demonizzare queste iniziative sono destituite di ogni fondamento», si legge in una nota dell'ufficio stampa della Presidenza del Consiglio.



Di Pietro: atto criminale. «Da una parte dicono che bisogna fare sacrifici e ridurre gli sprechi e dall'altra aprono sedi di rappresentanza per giocare con i sentimenti degli italiani del nord contro quelli del sud, e viceversa. La spesa pubblica si abbatte eliminando le Province, gli enti inutili, abbattendo i costi e gli sprechi della politica. Le sedi dei ministeri a Monza sono un atto criminale», scrive sulla sua pagina Facebook il presidente dell'Italia dei Valori.



Calderoli: «Noi staremo un paio di giorni su a Monza, ma l'importante è che sia aperto uno sportello per tutta la settimana - ha detto ieri sera il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli - i ministri saranno a Monza il lunedì e il venerdì per ascoltare i cittadini, le associazioni, e tutti quelli che verranno dal territorio. Credo sia un'ottima strategia per il futuro quella rappresentata dal governo che si avvicina al territorio e non il contrario».



Sportelli anche nel Mezzogiorno. «Se anche gli altri ministri ci ascolteranno a Roma, ci saranno ministeri distribuiti su tutto il territorio, anche nel Mezzogiorno. Penso che anche il Mezzogiorno debba darsi una bella svegliata. Poi sono felice che qualcosa sia partito oggi - ha proseguito Calderoli - Io credo che ci siano delle teste pensanti del nord, ma credo che ci siano anche delle belle teste pensanti del sud che vanno utilizzate per il bene del paese. E quando noi chiediamo i vari ministeri, francamente, noi chiediamo che ci sia una testa pensante che non sia Roma. Senza andare tanto lontano, credo che un ministero debba stare vicino al territorio, adatto per quelle competenze. Ha senso che il ministero dell'Agricoltura stia a Roma, nel centro di Roma? Io credo proprio di no, mettiamolo in un territorio agricolo. Ha senso che il ministero dello Sviluppo economico stia a Roma? Per me avrebbe più senso che stia a Brescia, perché sarebbe come mettere il ministero del Lavoro a Napoli, dove non sanno di cosa si parla».
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