Italia sferzata da vento forte e gelido
E' arrivato “Attila”. Un morto a Monza

Italia sferzata da vento forte e gelido E' arrivato “Attila”. Un morto a Monza
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Mercoledì 22 Ottobre 2014, 22:01 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 22:45
È arrivato Attila, il vento forte e gelido che ha spazzato via l'ultimo scampolo d'estate anche in quelle zone d'Italia dove ancora c'era bel tempo e temperature decisamente più alte rispetto alla media stagionale.



Un vero e proprio ciclone che ha fatto anche una vittima a Monza: un camionista, 33enne e di origini turche, a causa di una violenta folata di vento, mentre saliva sul mezzo per sistemare il telone di copertura, ha perso l'equilibrio, è caduto ed è morto. Situazione particolarmente critica in Sardegna dove un violento maestrale, con punte di 120 chilometri all'ora sulla costa nord orientale e onde alte fino a 17 metri, ha creato molti disagi.



Sempre il vento forte ha messo a rischio la vita di due turisti tedeschi usciti in barca sul lago di Como nel tratto di lago davanti a Dervio (Lecco); l'imbarcazione si è rovesciata ma una squadra navale dei vigili del fuoco li ha portati in salvo. Il maltempo ha fatto saltare i collegamenti per Capraia da Livorno e per l'isola d'Elba da Piombino. Sospese le corse veloci anche tra Ischia e Napoli. Al largo di Lampedusa e Pantelleria una sessantina di imbarcazioni impegnate in una regata sono ancora in difficoltà per il mare mosso che non permette loro il rientro.



Al momento ne sono state soccorse tre. Roma e Milano sono state piegate tutto il giorno da forti raffiche, a Parma addirittura è stata decisa la chiusura dei parchi, per evitare eventuali rischi da possibili cadute degli alberi. Primi fiocchi di neve in Molise, a Capracotta, a circa 1600 metri di quota. Il Dipartimento della Protezione Civile ha valutato una allerta arancione (il secondo livello su una scala di tre) per rischi idrogeologici e idraulici su diverse regioni italiane.



L'allerta riguarda in particolare le Marche, Abruzzo e Molise, la Puglia settentrionale e i settori tirrenici di Sicilia e Calabria. Il maltempo aveva cominciato a colpire già dalla notte scorsa: decine gli interventi dei vigili del fuoco di Gorizia, a causa delle forti precipitazioni che hanno interessato l'Isontino. Molte chiamate, sempre ai vigili del fuoco, anche a Torino per il forte vento; le raffiche hanno raggiunto i 100 chilometri orari in montagna e i 60 in pianura.



Segnalati nella città piemontese alberi e rami caduti, che in alcuni casi hanno anche ostruito le strade, ma nessun ferito. Un blocco di arenaria si è invece staccato da un cornicione al secondo piano della Procura di Bologna. A provocare il crollo, che non ha causato feriti grazie al fatto che era notte, ancora una volta il forte vento. Le raffiche hanno poi provocato una vera e propria tempesta di sabbia sul lungomare di Pescara. Tutta la zona a ridosso del litorale è stata invasa da una nube di sabbia.



Tutta l'Italia è sferzata dal maltempo, da Nord a Sud. E dopo il vento, che ha portato di fatto il primo inverno, da domani dovrebbero arrivare anche le piogge e qualche nevicata. Il Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare 'salvà le regioni del nord, nelle quali dovrebbe restare il cielo sereno, ma al Centro prevede nuvolosità diffusa.



Le piogge dovrebbero cominciare dalle aree adriatiche per poi estendersi al'entroterra e raggiungere anche l'Umbria e le aree appenniniche laziali.
Possibili anche precipitazioni nevose tra i 1.400 e i 1.600 metri. Nuvolosità diffusa poi sulla Sardegna e Sicilia e in generale sulle regioni del Sud. I mari restano ovunque molto mossi.




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