Zimbabwe, chiesta l'estradizione
per il dentista che ha ucciso il leone Cecil

Zimbabwe, chiesta l'estradizione per il dentista che ha ucciso il leone Cecil
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Venerdì 31 Luglio 2015, 18:51 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 11:06
ROMA - "Consegnatelo alla giustizia dello Zimbabwe".





Si fa sempre più difficile la situazione per Walter Palmer, il dentista del Minnesota che ha ammesso di aver ucciso Cecil il leone, il più amato dello Zimbabwe.







Da giorni è ormai al centro di un assedio mediatico internazionale, ma anche fisico, con manifestanti davanti al suo studio dentistico, che è stato obbligato a chiudere. E ora arriva anche la richiesta di estradizione avanzata dalle autorità di Harare, che insolitamente trova molti sostenitori anche negli Usa.



«Ci appelliamo alle autorità responsabili per l'estradizione nello Zimbabwe, così che possa rispondere della sua azione illegale», ha affermato il ministro dell'Ambiente del governo di Harare, Oppah Muchinguri. Ma ancora prima che la sua richiesta venisse resa nota, su 'We The People', la sezione del sito web della Casa Bianca in cui possono essere lanciate e firmate petizioni, è apparsa una richiesta dal titolo «Estradare Walter Palmer del Minnesota davanti alla giustizia dello Zimbabwe». In meno di tre giorni, ha raccolto oltre 170mila firme, e continua ad accumularne ad una velocità sorprendente.



E mentre Palmer sembra almeno per il momento esser riuscito a far perdere le sue tracce, continuano ad emergere dettagli sulla sua passione per la caccia grossa, e foto che lo ritraggono mentre mostra orgoglioso alcuni suoi trofei, come un leopardo e altri magnifici animali selvaggi da lui uccisi. È tra l'altro venuto fuori che, dopo aver ucciso Cecil, voleva uccidere anche un elefante che avesse una zanna da almeno 28 chili, ma non ne ha trovato uno «grande abbastanza».
A rivelarlo, in un'intervista al Telegraph, è stato Theo Bronkhorst, il cacciatore professionista che ha guidato Palmer nella "spedizione", l'unico finora sul quale pendono accuse formali per caccia illegale nello Zimbabwe.
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