Lapo Elkann scatenato contro Della Valle
"Scusa hai le Hogan non ti posso parlare"

Lapo Elkann scatenato contro Della Valle "Scusa hai le Hogan non ti posso parlare"
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Sabato 15 Novembre 2014, 15:22 - Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 18:20

ROMA - Lo scontro tra Diego Della Valle e la famiglia Agnelli non si placa.

Dopo l'ultimo attacco del patron delle Tod's contro l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, Lapo Elkann, nipote dell'avvocato Agnelli, risponde con ironia e posta su Facebook una raffica foto che prendono in giro le scarpe Hogan, uno dei marchi che fanno capo a Della Valle.

Il rampollo della famiglia torinese, evocando una campagna che da tempo è in voga sul web, sbeffeggia le Hogan con l'immagine di una maglietta con la scritta: "Scusa hai le Hogan non ti posso parlare".

Sulla pagina ufficiale del fondatore di Italia Independent la prima foto in risposta agli attacchi di Della Valle, postata ieri, raffigura una Cinquecento grigia con i cerchioni rossi e una tavola da surf sul tetto.

Sopra la scritta: "Una macchina puo' far sognare piu' di un paio di scarpe! Enjoy the silence!".

Subito dopo la foto della maglietta, quindi una immagine della star del wrestling Hulk Hogan con la didascalia "L'unico HOGAN che stimo!!!". Quindi dei mocassini di Car Shoe (marchio del gruppo Prada) con i gommini sulle suole diventati poi simbolo delle Tod's con la scritta: "CAR SHOES fondata nel 1963....THE ORIGINAL!!!".

Senza freni Elkann ha inoltre pubblicato l'immagine di un cartello esposto in una vetrina con il segno del divieto di ingresso sulle scarpe Hogan. L'ultima foto è quella di una storica 500 Fiat, con la scritta "Some brands have history..." (Alcuni marchi hanno una storia).

La guerra di Della Valle agli Agnelli e alla Fiat va avanti da tempo: «Il poveretto di Jaki non perde mai tempo di ricordare agli italiani che è un imbecille», aveva detto Della Valle lo scorso febbraio commentando alcune dichiarazioni di John Elkann, fratello di Lapo, sui giovani. «Dovremmo fare un referendum - aveva aggiunto - e chiederci se lo vogliamo ancora in Italia». «Uno che si permette di dire che i ragazzi stanno a casa perché non hanno voglia di lavorare, perché il lavoro c'è, è un imbecille lo tengano a casa, lo tengano un po' a riposo, vada a sciare», aveva concluso.


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