Scandalo all'Eliseo, tutti i veleni
di Valerie: "Hollande odia i poveri"

Hollande e Trierweiler
Hollande e Trierweiler
di Francesca Pierantozzi
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Giovedì 4 Settembre 2014, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 18:58
PARIGI - Franois che le giura sulla testa di mio figlio che non ha una relazione con un'altra donna.

François che non ama i poveri e li chiama «sdentati», François che le chiede di sposarla quando è già l'amante di Julie Gayet, François che prende in giro la sua famiglia, troppo modesta, François ossessionato da quello che scrivono i giornali, François inseguito dai consiglieri fin dentro il bagno François che adesso la riempie di Sms dopo averla lasciata sulla pubblica piazza («ti riconquisterò come se fosse un'elezione»): François è Hollande, e chi scrive - tutto - è la ex compagna, l'ex première dame, Valerie Trierweiler. Il libro «Grazie per il momento» esce questa mattina, «alle 9 e mezzo» ha precisato l'editore Les Arènes.





Ieri, le anticipazioni pubblicate da Paris Match, dove Valérie lavora da vent'anni, e da Le Monde, hanno dato un assaggio delle 320 pagine che fanno tremare l'Eliseo. Il presidente è nudo. Ferita, umiliata, tradita, maltrattata dai media, dai figli di lui, dai politici, poco amata dai concittadini, Valérie dice la sua verità, e tanto peggio per la popolarità, o la reputazione, del presidente.



LA STORIA

Comincia dall'inizio: l'incontro, l'amore e la passione nati a forza di interviste e conferenze stampa, lei giornalista politica, lui segretario del partito socialista, compagno di Ségolène Royal, madre dei suoi quattro figli. Il primo bacio «è a Limoges nel 2005, la nostra leggenda». La loro storia è un fiume in piena. Lei lascia subito il marito Denis, Ségolène invece ammette la rottura solo nel 2007, dopo essere stata sconfitta da Sarkozy nella corsa all'Eliseo. Tra le due donne è guerra. La campagna presidenziale nel 2012, diventa insopportabile. Valérie ammette la propria «isteria»: «mi era fisicamente impossibile vederli mano nella mano su un palco», come accade al comizio di Rennes. L'arrivo all'Eliseo è l'inizio dell'incubo. C'è il tweet contro la Royal, quando lui annuncia che la sostiene alle elezioni politiche. François «cerca di strapparmi il cellulare, poi rinuncia».



Lui si «disumanizza»: «è freddo, non sorride più, sono la sua spalla, devo stare sempre in secondo piano». Lei prova a lasciarlo: tre settimane, ma poi torna, «drogata di lui». Ma François è sempre più distante. Le voci di una relazione con la Gayet volano. Lei non ci crede, si fa giurare «sulla testa del figlio» che non c'è niente di vero. Addirittura lui le propone di sposarla a Natale. «Avevamo pensato a un matrimonio intimo. Ma ci ha ripensato. Julie era già nella sua vita ma io non lo sapevo». Poi, a gennaio, le foto di Closer. La spiegazione avviene nella camera da letto all'Eliseo. Lui nega, poi ammette. «Cedo, mi precipito in bagno, prendo la busta dei sonniferi, François mi segue, mi strappa la busta, le pillole si sparpagliano sul letto, ingoio tutte quelle che posso, non voglio dormire, non voglio vivere le prossime ore. Voglio scappare, e perdo conoscenza».



Segue il ricovero in ospedale, la separazione. E poi lui torna. Con una valanga di Sms: «I suoi messaggi mi parlano d'amore. Mi scrive che sono tutta la sua vita, che non può fare niente senza di me». Le invia fiori in un albergo senza che lei le avesse mai detto che aveva prenotato una stanza: «Avrei dovuto capire che questo mondo non era per me, sono troppo integra e spontanea».
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