Grecia, Varoufakis si dimette da ministro
Borse ko con le banche, spread in rialzo

Festa in piazza in Grecia (Ansa)
Festa in piazza in Grecia (Ansa)
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Lunedì 6 Luglio 2015, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 11:19
ROMA - Il ministro delle Finanze greco si dimette. L?annuncio arriva via Twitter. «Minister No More!». Con questo post Yanis Varoufakis lascia di fatto il suo incarico all'indomani della vittoria del «no» per facilitare l'intesa con i creditori ha spiegato. Il nome del nuovo ministro delle Finanze verrà annunciato dopo la riunione di tutti i leader di partito greci con il premier Alexis Tsipras. Lo rendono noto fonti governative ad Atene.



«Subito dopo l'annuncio dei risultati del referendum - ha scritto Varoufakis su Twitter - sono stato messo al corrente di una certa preferenza da alcuni partecipanti dell'Eurogruppo e 'partner' vari per una mia... 'assenza' dalle loro riunioni. Una ragione che il primo ministro ha giudicato potenzialmente utile per lui trovare un accordo. Per questo lascio oggi il Ministero delle Finanze».​



BANCHE IN DIFFICOLTA' A Milano avvio in deciso ribasso per la Borsa. L'indice Ftse Mib cede il 2,9% a 21.867 punti. Colpite le banche su cui si concentrano gli ordini in vendita. Unicredit cede il 3,9% e Intesa Sanpaolo il 3,5 per cento. Sospesa, dopo pochi secondi di contrattazione, Yoox (calo teorico -1,86%). Scende lo spread tra Btp e Bund dopo un'apertura in rialzo sull'onda dell'esito del referendum in Grecia. Il differenziale si posiziona ora a 159 punti dai 165 dell'avvio. Il rendimento del titolo decennale italiano cala al 2,33%.



Sono quelli delle banche i titoli più venduti oggi a Piazza Affari ma anche in Europa. Sul listino milanese soffrono Mps (-5,35%), Banco Popolare (-3,77%), Ubi Banca (-3,5%), Unicredit (-3,14%) e Intesa Sanpaolo (-2,4%). Pesante anche Bpm (-3,06%) e Mediobanca (-2,91%). Non vengono risparmiate le tedesche con Deutsche Bank in ribasso del 2,2%, o quelle francesi con SocGen in calo del 2,2% e Bnp del 2,17%.



L'ANNUNCIO SUL BLOG In un post sul suo blog Varoufakis spiega che l'esito del referendum di domenica 5 luglio «resterà nella storia come un momento unico in cui una piccola nazione europea si è ribellata alla stretta del debito». Per questo «considero mio dovere aiutare Alexis Tsipras a sfruttare come ritiene opportuno il capitale che il popolo greco ci ha garantito con il referendum di ieri». L'ex ministro ha poi aggiunto che porterà «addosso con orgoglio il disgusto dei creditori» e ha sottolineato che «noi della sinistra sappiamo fare gioco di squadra, senza interessarci ai privilegi delle cariche», per cui «sosterrò appieno il premier Tsipras, il nuovo ministro delle Finanze e il nostro governo». «Lo sforzo sovrumano per onorare il coraggio del popolo della Grecia e il famoso OXI (NO) che i greci hanno donato ai democratici di tutto il mondo, è solo l'inizio», ha concluso.









MINISTER NO MORE Le dimissioni del ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis sono diventate in poche minuti l'argomento più attenzionato del web. A meno di un'ora dall'annuncio, l'hashtag 'minister no more' è tra i trend topics di Twitter e c'è da scommettere che raggiungerà in giornata la prima posizione. Tra i commenti più frequenti chi loda l'atteggiamento democratico del ministro della Finanze nel farsi da parte e chi polemicamente chiede se la cancelliera Angela Merkel avrà il coraggio di mettere sul piatto la testa del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble.



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