Giovani malpagati: tanti contributi
ma avranno pensioni da miseria

Una scena del film 'Generazione 1000 euro'
Una scena del film 'Generazione 1000 euro'
di Mario Fabbroni
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Lunedì 26 Ottobre 2015, 09:58 - Ultimo aggiornamento: 10:04
ROMA - Vanno a vivere da soli ma hanno bisogno di mamma e papà per far quadrare i conti a fine mese.



Tempi duri per i cosiddetti “Millennials”, ovvero i figli di età compresa tra i 18 ed i 34 anni: provano ad essere autonomi ma il distacco dalla famiglia si realizza in tutto tranne che dal conto corrente bancario. Nel senso che i genitori devono “staccare” un assegno mensile per evitare agli ex pargoli di finire in bolletta e con le tasche clamorosamente vuote.



Solo nel 2014, secondo uno studio effettuato dal Censis, la “generazione 1000 euro” è costata ben 4,8 miliardi di euro alle famiglie d'origine. Una vera e propria tassa d'amore, tra l'altro ineludibile.

Il reddito familiare medio dei 948mila “Millenials” che formalmente vivono per conto proprio - continua il Censis - «è di 22,9 mila euro l'anno, inferiore di oltre 7mila euro al reddito familiare medio annuo degli italiani». Inoltre, si possono stimare «in più di 2,7 milioni i giovani fra i 18 ed i 34 anni perseguitati dall'incubo delle bollette di luce, gas telefono fisso e mobile, mentre sono 623mila quelli il cui equilibrio finanziario è intaccato dalle spese condominiali.



Insomma, altro che bella vita: i giovani nati negli anni '80 tirano la cinghia, «con oltre l'81% che dichiara di aver dovuto rinunciare (oppure rinviare) anche prestazioni o consumi di welfare». Impossibile non chiedere aiuto ai genitori.



Tanto più che per questi giovani professionisti il destino previdenziale sarà altrettanto precario: tra 40 anni, quando lasceranno il lavoro, riceveranno una pensione pari ad un terzo del loro stipendio. «Con il sistema del calcolo contributivo - spiega Giuseppe Guttaduro nel libro “La pensione dei liberi professionisti. Quale futuro?” - l'aliquota tra il 10 ed il 14 per cento darà luogo a trattamenti previdenziali davvero bassi».
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