Gaza, Obama: tregua incondizionata
L'Onu: cessate il fuoco immediato

Gaza, Obama: tregua incondizionata L'Onu: cessate il fuoco immediato
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Lunedì 28 Luglio 2014, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 09:15
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha adottato nella notte una dichiarazione unanime in cui chiede un cessate il fuoco umanitario immediato e senza condizioni a Gaza. Già ieri sera il presidente americano Barack Obama aveva parlato con il premier israeliano Benjan Netanyahu definendo la tregua un «imperativo» e chiedendo la smilitarizzazione della Striscia.







Nella notte intanto gli scontri tra la Striscia di Gaza e Israele sono praticamente cessati. Secondo un responsabile dei servizi di sicurezza palestinesi, ci sarebbe stato solo qualche sparo di carro armato vicino Khan Yunis (nel sud della Striscia). Un portavoce dell'esercito israeliano conferma che nessun razzo è stato sparato da Gaza e che l'aviazione d'Israele non ha condotto alcun raid dalle 22 di ieri. Un portavoce di Hamas, Sami Abu Zouhri, ha da parte sua affermato che Israele «sarà ritenuto responsabile di qualsiasi escalation durante l'Eid al Fitr», la festa che oggi segna la fine del mese del Ramadan.



Il bilancio delle vittime. Due palestinesi rimasti feriti la settimana scorsa da soldati israeliani nella Striscia di Gaza sono morti oggi. Lo rende noto il capo dei servizi di soccorso locali Ashraf al-Qudra. Salgono così ad almeno 1.032 i palestinesi morti dall'inizio dell'operazione israeliana sulla Striscia, venti giorni fa.



I 15 paesi membri, riunitisi d'urgenza a New York nella notte, esortano Israele ed Hamas a far «applicare pienamente» la tregua per tutta la durata della festa musulmana dell'Eid al Fitr (la fine del Ramadan) «ed oltre». Il Consiglio di sicurezza chiede inoltre il «pieno rispetto del diritto umanitario internazionale, in particolare per quanto riguarda la protezione dei civili», nonché sforzi per «la messa in pratica di un cessate il fuoco duraturo e pienamente rispettato, basato sulla proposta egiziana» di mediazione.



L'Onu sottolinea poi «la necessità di fornire immediatamente assistenza umanitaria alla popolazione palestinese nella Striscia di Gaza, anche aumentando i contributi all'Agenzia delle Nazioni unite per il soccorso e l'occupazione (Unrwa)». Tre giorni dopo il sanguinoso bombardamento su una scuola dell'Onu a Gaza, il Consiglio ricorda infine che «le strutture civili e umanitarie, comprese quelle delle Nazioni unite, devono essere rispettate e protette e invita tutte le parti ad agire secondo questo principio».



Obama aveva già chiesto ieri a Israele «un cessate il fuoco umanitario immediato e incondizionato»; è «un imperativo strategico», gli ha detto in una conversazione telefonata il cui tono, da quanto traspare dal comunicato della Casa Bianca - è stato piuttosto perentorio.



Precedentemente, il governo israeliano aveva nuovamente respinto la proposta del segretario di stato Usa John Kerry per la tregua, confermando, invece, la sua adesione alla mediazione egiziana,

definita «l'unica possibile».



Nella telefonata di ieri, Obama ha rimarcato l'importanza di garantire una sicurezza duratura a Israele, che passa attraverso la «smilitarizzazione di Gaza» e il «disarmo dei gruppi terroristici». Ha tuttavia anche sottolineato «la necessità di stabilire un cessate il fuoco umanitario immediato, senza condizioni per arrivare a una cessazione definitiva delle ostilità», che permetta ai palestinesi della Striscia di condurre una vita normale e di avviare prospettive di sviluppo a lungo termine per Gaza.



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