Francia, scoppio in sito nucleare: 1 morto
Il governo: nessuna fuga radioattiva

La centrale di Marcoule
La centrale di Marcoule
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Lunedì 12 Settembre 2011, 13:52 - Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 22:54
ROMA - Un'esplosione si verificata in un forno della centrale nucleare di Marcoule, nella Linguadoca-Rossiglione, nel sud-est della Francia. Il rischio di fuga radioattiva stato escluso intorno alle 14,30 dal governo francese. La centrale si trova nei pressi di Avignone e Nimes, sulla riva destra del Rodano e dista circa 170 chilometri dal confine con l'Italia (Argentera è il comune più vicino, in provincia di Cuneo). In linea d'aria Marcoule dista 242 km da Ventimiglia, 257 da Torino, 342 da Genova.



Lo scoppio ha provocato un morto e quattro feriti. Secondo il sito di Midi Libre, l'esplosione si sarebbe verificata intorno alle 11,45 nel centro di trattamento delle scorie nucleari Centraco, a Marcoule. Il sito parla di un morto «carbonizzato», e di quattro feriti, di cui uno «molto grave». Quest'ultimo è stato trasferito in elicottero all'ospedale di Montpellier. Le altre persone ferite in modo più leggero sono state invece ricoverate all'ospedale di Bagnols-sur-Ceze. Un imponente schieramento di pompieri e polizia è presente sul posto.



I vigili del fuoco hanno creato un perimetro di sicurezza a fronte di un rischio di perdite. Un portavoce della Commissione per l'Energia Atomica ha detto che l'incidente è avvenuto nel sito Centraco della società Socodei, controllata del gruppo Edf (il titolo Edf,quotato a Parigi, è arrivata a perdere il 6% dopo le prime notizie sullo scoppio), a Codolet. «In questo momento - ha affermato il funzionario - non vi è rilascio verso l'esterno».



«Non c'è fuga radioattiva», ha affermato il governo francese. L'esplosione nel sito per il trattamento di scorie «non ha causato fughe radioattive», ha detto all'agenzia France Presse un portavoce del ministero dell'Energia. «Non sono state ritenute necessarie evacuazioni o misure di isolamento degli addetti al sito - ha comunicato per parte sua il ministero dell'Interno francese - I feriti non sono stati contaminati e la persona deceduta è morta nell'esplosione».



L'incidente è terminato, ha annunciato dopo le 16 l'Asn, l'Autorità per la sicurezza nucleare francese.



L'incidente «non riguarda sicuramente la centrale nucleare - ha detto Emilio Santoro, dell'Enea -L'esplosione è avvenuta in un impianto per il ritrattamento del combustibile». Non è chiaro se si tratti di un forno per estrarre l'umidità dal combustibile oppure di un impianto nel quale vengono fusi o vetrificati i metalli a bassa attività. «La causa dell'incidente al momento non è nota - ha aggiunto Santoro - Probabilmente si è trattato di un effetto prodotto da una cattiva gestione o dall'anomalia all'interno di un forno».



La centrale di Marcoule è la prima entrata in funzione in Francia, nel 1955 e consta di tre reattori Ungg (versione francese del Magnox inglese, reattore a fissione del tipo gas-grafite utilizzato per fabbricare plutonio). A Marcoule furono costruiti i reattori nucleari a uso militare destinati alla costruzione della bomba atomica francese. Le centrali sono chiuse da tempo e il sito è utilizzato a scopi di ricerca per la costruzione del prototipo di Phenix, il reattore nucleare veloce autofertilizzante, ossia che genera da solo il suo combustibile (il plutonio 239, a partire dall'uranio 238). Nel tempo il sito nucleare di Marcoule si è specializzato soprattutto nelle attività di smantellamento delle strutture nucleari. Dal 1995 è specializzato nella produzione del Mox, una miscela combustibile di ossidi di plutonio e uranio fortemente radioattiva.La centrale fa parte del più ampio sito industriale gestito da Areva e dal Cea.



In Italia iI Dipartimento della Protezione civile è in contatto con l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e con i Vigili del fuoco per monitorare e verificare gli eventuali rischi per l'Italia dopo l'esplosione che si è verificata a Marcoule.



Allo stato sono esclusi pericoli per l'Italia, resta comunque attivo il monitoraggio per valutare eventuali anomalie. Lo ha deciso il l capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, alla fine di una riunione che ha coinvolto anche esponenti dell'Ispra, dei vigili del fuoco e del ministero degli Esteri. Protezione civile, Ispra e vigili del fuoco sono i soggetti che devono dare attuazione al piano operativo di emergenza predisposto nel caso di incidenti nucleari in siti esteri vicini all'Italia. Il Dipartimento continuerà comunque anche nelle prossime ore a monitorare la situazione. La rete di sorveglianza dei vigili del fuoco è stata preallertata.



La Regione Liguria ha allertato la Protezione Civile in caso di emergenza per fuga radioattiva - al momento esclusa - a seguito dell'esplosione nel sito nucleare di Marcoule, nel sud della Francia, vicino a Avignone e Nimes. Lo rende noto l'assessore regionale all'Ambiente, Renata Briano, che attraverso l'Arpal e le autorità nazionali sta avviando il monitoraggio in collaborazione con l'Agenzia Iaea-International atomic Energy agency.
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