La Francia al voto, Parigi è già donna
Parigi, sfida Hidalgo e Kosciusko-Morizet

Anne Hidalgo - Nathalie Kosciusko Morizet
Anne Hidalgo - Nathalie Kosciusko Morizet
di Francesca Pierantozzi
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Domenica 23 Marzo 2014, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 20:02
PARIGI - Parigi diventer rosa ma la Francia potrebbe essere pi azzurra, o magari un po' pi nera, dopo il voto per il rinnovo dei consigli municipali che si svolge oggi e domenica prossima nei 36 mila comuni Francia.

Se non serve aspettare il ballottaggio del 30 marzo per sapere che il prossimo sindaco di Parigi sarà donna (si contendono l'Hotel de Ville la socialista Anne Hidalgo, favorita, e la conservatrice Nathalie Kosciusko-Morizet) i sondaggi restano prudenti sui risultati a livello nazionale.



La sinistra rosa-verde al governo, afflitta da impopolarità cronica come il presidente François Hollande, teme un voto «punitivo», ma la destra azzurra dell'Ump potrebbe patire degli ultimi scandali che hanno travolto Nicolas Sarkozy. Sempre in esilio politico, l'ex presidente è sceso verbalmente e brutalmente in campo alla vigilia di queste elezioni di medio termine per denunciare le intercettazioni giudiziarie di cui è stato oggetto nel quadro delle inchieste su vari «affaires», dallo scandalo L'Oreal al finanziamento della sua campagna da parte di Gheddafi. Sarkozy ha addirittura paragonato la Francia alla Germania Est della Stasi, provocando la reazione di Hollande: «Inaccettabile». Tra i due contendenti, maggioranza e opposizione, potrebbe godere l'estrema destra nera del Fronte Nazionale.



Il record Il partito di Marine le Pen presenta il numero record di candidature nella sua storia: 597 liste in lizza nella metà di comuni con oltre 10 mila abitanti. Potrà presentarsi al secondo turno di domenica prossima in tutti i comuni in cui avrà superato il 10%, con l'obiettivo di conquistare qualche città importante come Hénin-Beuaumont, (nell'ex roccaforte rossa del nord) o Villers-Cotterets, città natale di Alexandre Dumas. «Quindici città sono potenzialmente conquistabili» ha dichiarato Marine Le Pen.



Sul risultato finale pesa comunque l'unico vero dato annunciato da tutti i sondaggi: l'astensione. Potrebbe raggiungere e superare il record del 40 per cento, tra i delusi dell'Ump travolto dagli scandali e l'apatia dell'elettorato di sinistra. A decretare se queste municipali si risolveranno in una sconfitta per la gauche (come nell'83 con Mitterrand all'Eliseo), una rinascita per la destra, o un nulla di fatto da status quo saranno i risultati delle città più importanti, in particolare Marsiglia (dove la partita è aperta) Strasburgo e Tolosa (che potrebbero passare a destra) e Parigi, che sembra invece restare saldamente a sinistra.



Anne Hidalgo affronta senza molte preoccupazioni il primo turno di fronte all'ex portavoce di Sarkozy Nathalie Kosciusko-Morizet. Spagnola di nascita, una carriera nella funzione pubblica e una gavetta nel partito socialista, Hidalgo ha fatto campagna sulla sua mini auto elettrica seguendo la strada segnata dal suo mentore Delanoë, di cui è stata il braccio destro: mobilità sostenibile e, soprattutto, un vasto programma di alloggi.



Lo scarto e il rimpasto Grintosa anche se accusata di essere poco sfavillante, Hidalgo non ha mai dato la vittoria per scontata nonostante i passi falsi dell'avversaria (in particolare un'alleanza poco gradita e comprensibile agli elettori tra destra e centro che ha provocato una moltitudine di liste dissidenti). Negli ultimi giorni lo scarto tra le due signore in corsa per Parigi è andato assottigliandosi e le ultime cifre davano la socialista al 52 e la conservatrice al 48 per cento al ballottaggio di domenica prossima. Hollande, da parte sua, starebbe già guardando al dopo e all'annunciato (almeno dalla stampa) rimpasto di governo. Il risultato delle elezioni potrebbe decidere solo la sorte del premier: in caso di tenuta della sinistra, potrebbe resistere anche Jean-Marc Ayrault alla testa dell'esecutivo. Ma la vera novità sarebbe un super ministero per la sua ex compagna Ségolène Royal. Dopo Parigi, anche il governo un po' più rosa.