Calabria, presi gli assassini di Cocò
il bimbo di 3 anni bruciato con il nonno

Calabria, presi gli assassini di Cocò il bimbo di 3 anni bruciato con il nonno
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Lunedì 12 Ottobre 2015, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 12:06
CASSANO ALLO JONIO - Arrestati dai carabinieri del Ros due presunti autori dell'omicidio del piccolo Cocò Campolongo, il bambino di soli tre anni ucciso e bruciato in auto a Cassano allo Jonio, insieme al nonno e alla compagna di questi, il 16 gennaio 2014.

L'efferato omicidio aveva commosso l'Italia e anche papa Francesco aveva ricordato Cocò durante l'Angelus.







Gli arresti sono stati compiuti stamani dai militari del Reparto operatico e da quelli del comando provinciale di Cosenza che hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dalla procura distrettuale antimafia di Catanzaro. I due indagati, di cui non sono stati ancora resi noti i nomi, devono rispondere del triplice omicidio di Giuseppe Iannicelli, 52 anni, della compagna marocchina Ibtissam Touss, di 27, e - appunto - del nipotino dell'uomo, Nicola 'Coco' Campolongo, di tre anni.



I loro cadaveri furono trovati carbonizzati all'interno di un'autovettura.
Le indagini accertarono che i tre furono uccisi con diversi colpi di pistola; poi, i corpi furono bruciati. Il 26 gennaio 2014, dieci giorni l'omicidio, Papa Francesco rivolse a Cocò un pensiero e una preghiera in occasione dell'Angelus in piazza San Pietro: chi ha ucciso un bambino così piccolo,
«con un accanimento senza precedenti nella storia della criminalità, si penta e si converta», aveva detto il Pontefice, che qualche mese dopo incontrò anche il padre del bimbo, detenuto nel carcere di Castrovillari.
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