Charlie Hebdo, Francia sotto choc
​Caccia all'uomo a nord di Parigi

Charlie Hebdo, Francia sotto choc ​Caccia all'uomo a nord di Parigi
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Giovedì 8 Gennaio 2015, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 09:46

PARIGI - Francia che piange le 12 vittime dell'attentato a Charlie Hebdo.

Investigatori e reparti speciali mobilitati per catturare il commando che ieri ha fatto fuoco nella redazione del settimanale satirico uccidendo dodici persone. Un commando spietato che non ha esitato a freddare un poliziotto ferito.

IL VIDEO CHOC

Braccati a Nord di Parigi i due fratelli franco-algerini ricercati per la strage nella redazione parigina di Charlie Hebdo, dopo una concitata caccia all'uomo durata 24 ore fra la capitale e la Piccardia. Questi gli ultimi aggiornamenti che arrivano dalla Francia. «Un'operazione è in corso» a Crepy-le-Valoise, ha confermato la prefettura dell'Oise, in una situazione che appare ancora confusa. I due principali sospettati, i fratelli di origine algerina nati in Francia Said e Cherif Kouachi, di 32 e 34 anni, entrambi reduci dalla «Jihad» in Siria, sono stati segnalati stamani da un benzinaio vicino a Villers-Cotterets, 85 km a nord-est di Parigi, mentre viaggiavano in direzione della capitale in un'auto con la targa nascosta carica di armi lungo la statale RN2. Immediatamente sono stati predisposti posti di blocco su tutte le strade di accesso a Parigi, immediatamente il palazzo dell'Eliseo è stato blindato.

E in una Parigi sotto shock stamani due poliziotti sono stati attaccati dopo un incidente stradale. Uno di loro, un'agente donna è morta, e l'altro è stato ferito da un uomo, anche lui poi riuscito a fuggire. Un episodio il cui legame con la strage non è chiaro, ma che ha richiamato sul posto il ministro dell'interno, Bernard Cazeneuve, che ha dovuto abbandonare precipitosamente un vertice all'Eliseo.

I concitati sviluppi della mattinata seguono una nottata ancora più drammatici in cui un'operazione delle teste di cuoio ha preso di mira la città di Reims, nello Champagne.

Cinque persone sono state fermate, fra le quali la moglie, la sorella e il cognato di uno dei due. Quanto al terzo ricercato, il 18/enne Mourad Hamid, si è presentato spontaneamente stamani di Charleville-Mèzières e la sua posizione è ora al vaglio della polizia. Stamani il presidente francese Franois Hollande ha ricevuto al'Eliseo il suo predecessore, Nicolas Sarkozy.

PARIGI AVVOLTA NEL TERRORE

Intanto Parigi resta avvolta nel terrore. Stamattina un'altra sparatoria. Una poliziotta morta, probabilmente un uomo fermato: questo al momento la dinamica dei fatti avvenuti questa mattina alle 8 a Montrouge, a sud di Parigi.

Mancano, al momento, notizie su eventuali legami con i fatti di sangue di ieri nella capitale francese, ma il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, ha abbandonato una riunione d'emergenza all'Eliseo ed è già arrivato sul posto.

Tutto sarebbe cominciato da un incidente stradale, a causa del quale alcuni agenti della polizia municipale sono stati chiamati sul posto. Mentre i poliziotti procedevano ai controlli di rito, una Clio bianca si è fermata a poca distanza, un uomo con la testa rasata e di apparente origine nordafricana - stando ai testimoni - ha estratto dal veicolo un mitra ed ha aperto il fuoco contro gli uomini e la donna in divisa.

Stando a quanto riferito, l'aggressore - che era protetto da un giubbetto antiproiettile - si è dato poi alla fuga in direzione banlieue. Un'altra persona coinvolta, a quanto si apprende, sarebbe stata fermata. L'uomo che ha aperto il fuoco è ancora in fuga. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, precisando che l'uomo di 52 anni arrestato non è l'autore dell'assalto. L'aggressore è invece scappato a bordo di una Clio bianca, che è stata poi ritrovata in un comune vicino a Montrouge.

Secondo quanto si è appreso, gli agenti hanno circondato il veicolo, parcheggiato vicino a una

stazione della metropolitana Rer. Sono giunti sul posto gli artificieri, che dovranno accertarsi che il veicolo non sia minato.

Choc e volontà di reagire. Nell'ambito dell'inchiesta sull'attacco a Charlie Hebdo ci sono stati «diversi arresti» e alcune persone legate ai killer sono da stanotte in stato di fermo. Lo riferisce il premier francese Manuel Valls. Secondo fonti giudiziarie citate dai media, i fermati sono 7, tra cui Hamyd Mourad, sospettato di essere l'autista del commando.

Proprio la posizione di quest'ultimo è al momento molto controversa. Il ragazzo si sarebbe consegnato spontaneamente, dopo aver visto il suo nome circolare sul web, presentandosi al commissariato di Charleville-Mèzières, nel nordest della Francia, Mourad Hamid, il 18 enne fermato per la strage al Charlie Hebdo. Lo riferiscono i media francesi. Secondo Bfmtv, il ragazzo sarebbe il cognato di uno dei due ricercati. Tuttavia i suoi compagni affermano che ieri mattina il giovane era regolarmente a scuola.

I due sospettati sono Said e Cherif Kouachi, due fratelli noti alla polizia e ai servizi di intelligence francesi, uno dei quali già condannato in passato per aver fatto parte di una filiera che inviava islamisti in Iraq, che nei mesi scorsi hanno cercato di sfuggire alla sorveglianza spostandosi da Parigi a Reims. È il profilo dei due autori dell'attacco al settimanale Charlie Hebdo, tracciato dal sito del settimanale Le Point.

Secondo una fonte di polizia citata dal sito, i due fratelli sono nati a Parigi, e hanno «un profilo di piccolo delinquenti che si sono radicalizzati». Il più giovane, Cherif, era stato arrestato nel 2008 e condannato a 3 anni di prigione, di cui 18 mesi con la condizionale, in quanto componente di una gruppo che inviava combattenti estremisti in Iraq, basata nel 19/o arrondissement di Parigi.

Nel quadro di quell'inchiesta, alcuni componenti del gruppo avevano ammesso di aver «fomentato dei progetti di attentato», ma senza metterli in atto. Scontata la pena, Cherif e il fratello, dice ancora Le Point, «avevano fatto di tutto per farsi dimenticare», e si erano «messi a riposo» a Reims.

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