Minacce su Facebook a Dado, il comico che
scherza sui Casamonica: "Presto tuo funerale"

Minacce su Facebook a Dado, il comico che scherza sui Casamonica: "Presto tuo funerale"
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Venerdì 28 Agosto 2015, 21:32 - Ultimo aggiornamento: 21:33
ROMA - Minacciato di morte per la canzone-parodia sul funerale choc dei Casamonica.



La vittima è il comico romano Dado: sulla pagina Facebook insulti e minacce. E pensare che doveva essere solo un modo per strappare un sorriso e per sdrammatizzare una vicenda per cui da ridere c'è ben poco. Doveva essere una semplice parodia per scherzare sul funerale-show, quello di Vittorio Casamonica, che ha suscitato sdegno e reazioni per una settimana su tutti i giornali italiani e anche all'estero.



E invece, in questa Roma fuori controllo, il video pubblicato dal comico Dado su YouTube e poi sulla sua pagina Facebook ha scatenato un putiferio di commenti e minacce da parte, tra gli altri, di presunti appartenenti alla famiglia Casamonica o di loro amici.



«Stai attento che se ti vedono x strada... lo avrai subito il funerale m...», minaccia Alex Di Giorgio, seguito a ruota da tanti altri, come Tamara Roma, che non risparmia gli insulti (abbiamo lasciato gli errori grammaticali e la sintassi incomprensibile, mentre i termini più offensivi preferiamo censurarli): «Che faccia di m... che ciai dado il cacasang». E ancora: «Brutto finocchio che non sei altro pezzo di m... anzi m... intera è anche bella grande».



Non solo, perché Romolo Di Silvio scrive: «Sì può darsi domani schiatti pure te e te famo un bel funerale così fai il pagliaccio pure in paradiso pezzo di m...». E ci fermiamo qui. Ma il numero degli insulti e la violenza degli attacchi è come un fiume in piena.



Ma cosa sarà stato a scatenare una tale bufera? Il comico Dado ha pubblicato su YouTube una canzone, con la quale ha scherzato sul caso Casamonica riadattando il famosissimo brano "Non voglio mica la luna" del 1984.



Dado più che altro prende in giro le istituzioni romane prese a "schiaffi" dal clan che imperversa da anni nella Capitale.



Ma il clan (o gli amici del clan?) non l'ha capito. E non hanno perso tempo, e non hanno avuto nemmeno timore di esposrsi, Questo naturalmente non ha fatto alcuna differenza, perché le minacce sono volate comunque. Diversi cittadini hanno cercato di difendere il comico con il risultato di essere minacciati pure loro.
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