Fabio Cannavaro nei guai
Sequestrati beni per 900 mila euro

Fabio Cannavaro nei guai Sequestrati beni per 900 mila euro
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Mercoledì 22 Ottobre 2014, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 22:46
NAPOLI - Beni per 900mila euro sono stati sequestrati all'ex calciatore Fabio Cannavaro nell'ambito di indagini coordinate dal pm di Napoli Fabrizio Vanorio e dal procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli su un'ingente frode fiscale realizzata con una società di noleggio di barche di lusso che l'ex calciatore gestiva insieme alla moglie.



È scattata la denuncia all'autorità giudiziaria per dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici. Sulla base di questa notizia di reato, la procura della Repubblica ha delegato al nucleo di Polizia tributaria di Napoli ulteriori indagini, necessarie, tra l'altro, per rilevare l'eventuale coinvolgimento nei reati tributari di altre persone, oltre al rappresentante legale della società, cioè Daniele Arenoso, nonchè a esaminare la situazione patrimoniale degli indagati con l'obiettivo di individuare beni in grado di garantire il recupero delle somme sottratte al fisco.



Dalle attività investigative è emerso il diretto coinvolgimento negli illeciti tributari sia di Fabio Cannavaro, come titolare e amministratore di fatto della società, sia di Eugenio Tuccillo che si è volontariamente prestato a rilevare le quote della società durante a verifica fiscale, mettendola poco dopo in liquidazione. Inoltre è stata scoperta l'esistenza di un complesso di beni immobili di circa 650mila euro, su cui applicare il sequestro preventivo nella forma 'per equivalente'. Infine sono emerse ulteriori condotte illecite poste in essere dagli indagati, tra cui un ex dipendente della società controllata da Cannavaro, finalizzate a sottrarsi fraudolentemente al pagamento delle imposte.



Tutto ciò ha determinato la denuncia dei responsabili per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte nonchè il sequestro del bene oggetto delle cessione fittizia, costituito da un'imbarcazione del valore di 180mila euro.
Il contenzioso tributario in atto, al momento, si è concluso con pronunce favorevoli all'Amministrazione finanziaria.




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