Borse: l'Europa e Wall Street risorgono
Fed: crescita lenta, pronti a nuove misure

Borse: l'Europa e Wall Street risorgono Fed: crescita lenta, pronti a nuove misure
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Martedì 9 Agosto 2011, 08:48 - Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 23:10
ROMA - Ancora una giornata di passione per i mercati. Stavolta, per, finisce sostanzialmente bene, con le principali piazze europee tutte in positivo (tranne Francoforte, che ha subito una perdita dello 0,10%). Il tutto sulla scia di Wall Street che, dopo gli ultimi crolli, reagisce fin dall'apertura. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso in crescita dello 0,52%, il Ftse All Share dello 0,50%. Ancora meglio hanno chiuso Londra (+1,89%) e Parigi (+1,63%), mentre Francoforte è scesa dello 0,10%.

Giù, invece, le piazze asiatiche: Tokyo dopo essere arrivata a perdere oltre il 4% ha chiuso con un calo dell'1,68%.



In serata, infine, chiusura ampiamente positiva per Wall Street: Dow Jones +3,98%, Nasdaq +5,29%, S&P 500 +4,74%.



Dopo sette sedute consecutive in forte ribasso, dunque, l'Europa è riuscita a chiudere con un segno positivo grazie al rialzo via via più convinto di Wall Street nella prima parte della sua giornata.



In serata la Fed ha annunciato di aver lasciato invariato il costo del denaro.
I tassi sui Fed Funds restano fra lo 0 e lo 0,25%. La decisone di lasciare i tassi fermi ed «eccezionalemente bassi» almeno fino al 2013 non è stata presa all'unanimità A votare contro sono stati i governatori Fisher, Plosser e Kocherlakota, i quali avrebbero preferito che si continuasse a usare l'espressione «periodo prolungato» per i tassi di interesse bassi. Secondo la Federal reserve, la crescita economica Usa è significativamente più lenta del previsto e i rischi al ribasso sulle prospettive economiche americane sono aumentate. La Fed si dice comunque pronta ad usare ulteriori strumenti a sostegno dell'economia Usa, «se appropriato».



«La crescita economica è considerevolmente più lenta del previsto - dice la Fed - Gli indicatori suggeriscono un deterioramento del mercato del lavoro negli ultimi mesi e il tasso di disoccupazione sale» afferma la Fed, sottolineando che si attende una ripresa più lenta nei prossimi trimestri e anticipa che il tasso di disoccupazione calerà solo gradualmente. I rischi al ribasso sulle prospettive economiche sono aumentati. Per promuovere la ripresa economica la Fed «ha deciso di lasciare i tassi fermi fra lo 0 e lo 0,25%. Le condizioni economiche garantiscono livelli eccezionalmente bassi dei Fed fund almeno fino alla metà del 2013». La Fed «ha discusso gli strumenti disponibili per promuovere una ripresa economica più forte in un contesto di stabilità dei prezzi e continuerà a rivedere le prospettive economiche ed è pronta a usare gli strumenti se appropriato».



In Europa, in un clima comunque molto instabile, l'indice Stxe 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, ha chiuso in rialzo di quasi un punto percentuale e mezzo con discreti aumenti per Londra, Parigi e Amsterdam. Stoccolma, in particolare, ha chiuso in crescita di oltre tre punti percentuali grazie a titoli come Electrolux, salito dell'8,20%. Ancora debole invece Francoforte, che sembra la piazza finanziaria europea più sotto attacco da parte della speculazione in questi ultimi giorni. Ha tenuto Zurigo, che per lunga parte della seduta si era mossa in forte negativo, e anche Milano. Leggero calo solo per Madrid, mentre i listini "minori" si sono mossi in direzioni diverse: debole Lisbona, piatta Atene, forte Dublino, cresciuta di oltre due punti percentuali.

Ecco la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: Londra +1,89%, Parigi +1,63%, Francoforte -0,10%, Madrid -0,36%, Milano +0,52%, Amsterdam +1,30%, Stoccolma +3,10%, Zurigo +0,60%.



La paura di una nuova recessione aveva scatenato il panico, in mattinata, sui mercati europei, che prima sono crollati, poi hanno recuperato tornando a salire con l'avvio positivo di Wall Street. La Borsa americana, dopo il crollo di lunedì (-5,5%, la giornata peggiore dal 2008) è rimbalzata e ha trascinato i mercati del Vecchio continente.



In recupero i Btp dopo gli acquisti della Banca centrale europea: il differenziale fra i titoli di Stato italiani decennali e il bund tedesco, dopo aver aperto a 301,54 punti, è sceso sotto i 300 punti, a quota 281.



La Bce: chiesto a Italia e Spagna di accelerare risanamento. «Ciò che ci aspettiamo, è che i governi facciano quello che noi consideriamo essere il loro lavoro, all'altezza delle loro responsabilità», ha dichiarato il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, parlando alla radio francese Europe 1. «Abbiamo chiesto in modo estremamente chiaro nei giorni scorso al Governo italiano di prendere un certo numero di decisioni che sono state prese e di accelerare in particolare il ritorno ad una situazione di bilancio normale», ha continuato Trichet, aggiungendo che «la stessa cosa è stata chiesta al Governo spagnolo».



Nuovo record dell'oro, da sempre considerato bene rifugo nei momenti di crisi. Il metallo prezioso con consegna a dicembre ha raggiunto quota 1.764 dollari l'oncia sul mercato di New York, guadagnando il 3%.



Ancora in calo invece il petrolio, che subisce la perdita più consistente in due giorni degli ultimi due anni a New York per i timori di una nuova recessione. Il greggio con consegna a settembre perde il 6,9% a 75,71 dollari al barile negli scambi elettronici di New York. Il Brent per settembre è risalito a 101,07 dollari al barile dopo aver perso il 4,8% a 98,74 dollari sul mercato di Londra.
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