Addio a Cossiga, presidente picconatore
Il suo ultimo "no" ai funerali di Stato

Francesco Cossiga (foto Andrew Medichini - Ap)
Francesco Cossiga (foto Andrew Medichini - Ap)
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Martedì 17 Agosto 2010, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 00:55

ROMA (17 agosto) - E' morto poco dopo le 13 Francesco Cossiga, ex Presidente della Repubblica. Aveva 82 anni, era ricoverato al policlinico Gemelli di Roma da luned scorso. Cossiga, che aveva compiuto 82 anni lo scorso 26 luglio, era stato ricoverato il 9 agosto scorso per una crisi respiratoria che si è presto aggravata.

Una delle cause del decesso sarebbe stata una crisi cardiocirlolatoria avvenuto alle 13,18. Una prima crisi, dovuta anche una forte abbassamento della pressione arteriosa, aveva portato Cossiga al ricovero 9 giorni fa. La camera ardente sarà allestita domani, dalle 10 alle 18 nella chiesa Madre del Policlinico Gemelli. I funerali si svolgeranno a Cheremule (Sassari) un piccolo paese del Meilogu al quale Cossiga era affezionato perché vi erano nati i genitori. A questa scelta potrebbe aver contribuito anche il fatto che la chiesa è piccola e favorisce un afflusso limitato di persone.

Francesco Cossiga, nato a Sassari il 26 luglio del 1928 ha attraversato da protagonista la vita politica italiano dell'ultimo mezzo secolo. E' stato il più giovane sottosegretario (38 anni), il più giovane ministro degli Interni (48 anni), il più giovane Presidente del Senato (55 anni), il più giovane Presidente della Repubblica (57 anni). Il suo nome è legato alle "picconate" che diede alla classe politica nelgi ultimi due anni di soggiorno al Quirinale, ma anche ad episodi oscuri della Repubblica quali la vicenda Gladio, organizzazione segreta dell'Alleanza Atalantica contro il pericolo di invasione sovietica.

Oltre ad aver lasciato un testamento con le disposizioni per il suo funerale, Cossiga ha lasciato 4 lettere destinate alle più alte cariche dello Stato: Napolitano, Berlusconi, Schifani e Fini.

La lettera a Schifani. «Nel mio testamento, ho disposto che le mie esequie abbiano carattere del tutto privato, con esclusione di ogni pubblica onoranza e senza la partecipazione di alcuna autorità»: è quanto scrive Francesco Cossiga nella lettera-testamento inviata al presidente del Senato Renato Schifani e resa pubblica da Palazzo Madama. «Per quanto attiene le onoranze che i costumi e gli usi riservano di solito ai membri ed ex-Presidenti del Senato, agli ex-Presidenti del Consiglio dei Ministri ed agli ex-Presidenti della Repubblica, qualora Ella ed il Governo della Repubblica decidessero di darne luogo - aggiunge - è mia preghiera che ciò avvenga dopo le mie esequie, con le modalità, nei luoghi e nei tempi ritenuti opportuni».

Messaggi di cordoglio. Appena appresa la notizia, il presidente del Senato Renato chifani ha interrotto le vacanze a Lipari per fare ritorno a Roma. Molti i messaggi di cordoglio dal mondo politico.

Silvio Berlusconi lo ricorda così: «Piango un amico carissimo, affettuoso, generoso. Mi mancheranno il suo affetto, la sua intelligenza, la sua ironia, il suo sostegno. Ai suoi figli l'impegno della mia vicinanza».

Massimo D'Alema: «È stato un grande protagonista della vita democratica del nostro paese. Con lui abbiamo avuto momenti di incontro così come di aspri conflitti, vissuti sempre con rispetto reciproco e lealtà. In questi ultimi anni - conclude - ci ha unito un'intensa amicizia, della quale gli resterò grato».

Per Pierluigi Bersani, segretario del Pd: «Se ne vanno una persona singolare e straordinaria e una parte della nostra storia». «L'Italia dei Valori si associa al dolore della famiglia per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga». Lo afferma in una nota il leader dell'IdV, Antonio Di Pietro.

Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini lo ricorda come un personaggio scomodo, anche nell'amicizia ma sempre affettuoso e leale».


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