Sulla spiaggia e all'Agroalimentare
I turisti arrivano grazie all'Expo

Sulla spiaggia e all'Agroalimentare I turisti arrivano grazie all'Expo
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Giovedì 29 Gennaio 2015, 20:03 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 09:56
SAN BENEDETTO - Eventi, manifestazioni, spettacoli e concerti. Per quattro mesi il “Grande evento” tanto atteso sulla Riviera delle palme, almeno per quest’anno, sarà servito infiocchettato sulla spiaggia - ma non solo - grazie all’Expo di Milano. Merito della presenza in città del Centro Agroalimentare, indicato dalla Regione come uno dei cinque poli che dovranno attrarre parte dei 20 milioni di turisti stimati in partenza da tutto il mondo per la kermesse milanese.

Valeria Senesi, amministratore delegato del Centro spiega che "la Regione, con delibera 1179 ha individuato l’Agroalimentare come una delle cinque porte marchigiane - l’unica che rientra completamente nel tema dell’Expo “Nutrire il pianeta, Energia per la vita” - dove far confluire i visitatori e, al contempo, ci sarà riservato un presidio permanente nello showroom Elica all’interno dei padiglioni”. Il tavolo, costituito da Camera di Commercio, Bim, Comuni di San Benedetto e Ascoli, la Regione, l’Università Politecnica, “Food brand Marche” e associazione “Libera” vedrà una serie di manifestazioni capaci di attirare e accogliere i visitatori anche sul territorio.

“La promozione territoriale si lega indissolubilmente a quella commerciale - aggiunge Senesi -: proporremo iniziative che si legano ai prodotti: olio, formaggio, vino e così via. A esempio sto pensando, insieme agli chalet, di realizzare un “Wine beach festival” e ovviamente proporre pacchetti e itinerari turistici a tema insieme agli albergatori. Conto di poter coinvolgere anche l’istituto “Buscemi”. Contemporaneamente, a Milano, è già stabilito, ogni giovedì, dal 18 giugno al 31 ottobre, dalle 15 alle 22, si svolgeranno convegni, degustazioni e presentazioni di prodotti e aziende locali nell’ambito dei “Giovedì dell’Agroalimentare”. Ecco, la nostra ambizione è replicarli sul territorio portando appunto i visitatori qui, a sperimentare e conoscere “live” i luoghi dove vengono prodotte le merci delle quali sentiranno parlare”.
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