San Benedetto, i saldi estivi non decollano, l'allarme degli operatori

San Benedetto, i saldi estivi non decollano, l'allarme degli operatori
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Domenica 26 Luglio 2015, 19:31 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 08:04
​SAN BENEDETTO - Non decollano i saldi estivi in Riviera. A quasi un mese dal loro inizio i consumi rimangono molto deboli con scarsa propensione all'acquisto da parte dei residenti e dei turisti. A scoraggiare lo shopping, oltre alla crisi, è stato anche il caldo degli ultimi giorni, che ha penalizzato le vendite “favorendo - dicono molti commercianri - solo gli operatori turistici”.

“Con questo caldo le persone preferiscono riversarsi in spiaggia rinunciando allo shopping, relegandolo alle ore serali”, commenta Rosalba Pezzoli di Confesercenti .

Ma l'abitudine di adottare orari serali sembra essere appannaggio solamente degli esercenti del centro: infatti, come confermato dalla stessa Pezzoli “sembra un'esclusiva di viale Secondo Moretti.

I commercianti delle altre zone, invece, rinunciano alle aperture serali perché notano che il giro di affari si è molto ristretto. A causa del caldo si sono lamentati anche gli ambulanti che non vedono una grande affluenza nei mercati settimanali”.

Oltre alla crisi e al caldo ostinato, i commercianti devono fare i conti con altri nemici come il commercio online, che si sostituisce ai tradizionali canali di vendita, e il sempre più crescente disinteresse degli acquirenti verso i saldi, visto che le promozioni ormai ci sono in ogni periodo dell'anno.

“I saldi non fanno più scalpore – conclude Pezzoli - Con la crisi, poi, non c'è convenienza ad avere un grande assortimento in negozio perché la merce può rimanere invenduta. E quindi chi vende online ha gioco facile, con vendita diretta dallo stesso produttore, merce sempre disponibile e sconti perenni”.

La partenza negativa dei saldi è confermata anche dalle rilevazioni di Confcommercio. “I nostri associati non si sono accorti del loro inizio – afferma Fausto Calabresi presidente provinciale Confcommercio – quasi tutti i settori risentono della crisi”.

Tra questi i più penalizzati sono l'abbigliamento e i negozi di elettronica da consumo che lavorano con pochi margini di guadagno sui prodotti.

Invece sembrano concludere buoni affari i negozi di calzature o chi vende merce economica.

“Non ci siamo – continua Calabresi – non c'è moneta nè propensione al consumo. Forse gli eventi come ad esempio la Notte di Mezza Estate possono essere di stimolo agli acquisti, ma occorre vigilare affinché non siano veicoli per diffondere l'abusivismo. Anche se siamo partiti male voglio essere fiducioso e speriamo che il bilancio sui saldi a settembre diventi positivo”.

Insomma, il quadro tratteggiato dagli operatori non sembra dei migliori anche se ancora presto per tracciare bilanci. La speranza di tutti è che dai prossimi giorni le cose possano cambiare invertendo una tendenza che in questa prima fase presenta un bilancio definito molto negativo.
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