San Benedetto, finti poliziotti
ricattavano i clienti delle prostitute

San Benedetto, finti poliziotti ricattavano i clienti delle prostitute
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Martedì 7 Aprile 2015, 19:12 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 10:16
SAN BENEDETTO - Si fingevano agenti di polizia per estorcere denaro ai clienti delle prostitute. Tre persone sono state condannate dal Tribunale di Chieti per reati che, a vario titolo, vanno dalla truffa alla tentata estorsione, dalla violazione di domicilio alla rapina: si tratta di Rosaria Parigino, 41 anni originaria di Lesina ma residente a Pescara, condannata a otto anni di reclusione, dell'indiano Ukhbir Singh (31) condannato a dieci anni di reclusione e di Antonio Nesta, 28 anni, originario di Torremaggiore e residente a San Benedetto del Tronto che ha avuto otto anni e sei mesi di reclusione. Il pm Lucia Campo aveva chiesto per i tre la condanna a nove anni di reclusione ciascuno. I tre furono arrestati oltre due anni fa dalla Squadra Mobile di Pescara nell'ambito di un'inchiesta coordinata dal pm Gennaro Varone. Fra le vittime del terzetto vi erano soprattutto clienti di prostitute: in

particolare i due uomini facevano irruzione in abitazioni in cui erano in corso appuntamenti sessuali e spacciandosi per poliziotti, minacciavano i clienti dai quali riuscivano ad avere somme di denaro. In una occasione Singh, in concorso con la Parigino, entrato in un'abitazione e fingendosi poliziotto paventò ad un cliente un possibile arresto per sfruttamento della prostituzione, inducendo questi a consegnargli una scrittura privata di riconoscimento di debito per 40 mila euro e un assegno di duemila euro. Con la condanna ai tre è stata anche inflitta l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre sono stati assolti perchè il fatto non sussiste dall'accusa di sfruttamento della prostituzione.
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