San Benedetto, troppi furti: cresce
l'allarme sociale, torna l'ipotesi ronde

San Benedetto, troppi furti: cresce l'allarme sociale, torna l'ipotesi ronde
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Venerdì 27 Novembre 2015, 05:33
SAN BENEDETTO - L'allarme è alle stelle così come la tensione. Tre furti, con tanto di danneggiamenti, nel giro di una nottata. Un vero e proprio assalto a una tabaccheria e un colpo da professionisti messo a segno al centro Porto Grande.
A Porto d'Ascoli, il momento, è dei più neri anche perché gli atti messi a segno negli ultimi giorni, seguono a tutta una serie di furti in appartamento, sparizioni di auto, scooter e biciclette e arrivano ad un paio di settimane di distanza da un altro raid, quello messo a segno nel corso di una nottata in cui i ladri sono riusciti ad entrare, e a rubare, al Brico Io di Porto d'Ascoli sfondando, con un tombino, la vetrata di una tabaccheria.

La stessa che sono tornati a visitare nelle ultime ore. La tensione, nel quartiere, è insomma alle stelle tanto che nell'assemblea di quartiere, convocata per lunedì allo scopo di risolvere la questione sulla presidenza e sul nuovo direttivo, si parlerà proprio di questo allarme.

A portarlo all'attenzione dell'assemblea sarà l'ex presidente del comitato di quartiere Elio Core. "Ancora una volta - spiega Core - abbiamo assistito a raid malavitosi a Porto D'Ascoli con una tabaccheria rapinata per la seconda volta in pochi giorni e diversi furti al centro commerciale. Una situazione che si perpetua da diverso tempo con precisione chirurgica. Il nostro territorio sembra tetro di bande che durante la notte e non solo mettono a segno furti a ripetizione di biciclette, motorini, e soprattutto negli appartamenti. I cittadini sono preoccupati e chiedono una maggiore sorveglianza soprattutto nelle ore notturne".

Come accaduto già nelle scorse settimane, Core torna a parlare di ronde: "In passato ho avuto modo di rappresentare tale problematica nella conferenza dei presidenti proponendo la sorveglianza con gruppi di cittadini che, volontariamente, durante le ore notturne sorvegliassero il territorio, ovviamente in collaborazione con le forze dell'ordine, munite di radio e telefonini, al fine di segnalare movimenti sospetti. Questi gruppi debbono essere regolarizzati, autorizzati e conosciuti alle forze dell'ordine".

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