San Benedetto, un esercito di bagnini
in spiaggia da Porto d'Ascoli a Pedaso

San Benedetto, un esercito di bagnini in spiaggia da Porto d'Ascoli a Pedaso
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Lunedì 6 Luglio 2015, 19:36 - Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 06:22
SAN BENEDETTO - Un sistema complesso, che vede un piccolo esercito di uomini e mezzi impegnato quotidianamente, con un unico obiettivo: garantire massima sicurezza ai bagnanti. Dal personale della Capitaneria di porto che sta portando avanti i controlli previsti dall’operazione Mare Sicuro 2015, passando per gli operatori del 118, pronti a scattare alla prima richiesta d’intervento. In prima linea, comunque, ci sono loro: i bagnini di salvamento. E’ ormai trascorso un mese dal loro ritorno sulla spiaggia. Una spiaggia sempre più torrida e affollata dove, fortunatamente, finora non si sono verificate situazioni particolarmente gravi.

“Nel complesso abbiamo registrato una decina di interventi per supportare persone in difficoltà tra le onde. Parlo di supportare e non di soccorrere, non è stato mai necessario chiamare l’ambulanza o mettere in pratica manovre di pronto soccorso” dice Luca Buttafoco, presidente della cooperativa che gestisce il servizio di salvamento da Porto d’Ascoli a Pedaso.

Un bel tratto di litorale, dove ci sono 80 postazioni fisse di baywatch. Senza contare i cosiddetti “bagnini itineranti” che, dall’inizio di luglio, danno manforte ai loro colleghi fissi. Ce ne sono 3 a San Benedetto e 2 rispettivamente a Grottammare e Cupra. Lungo la spiaggia sono anche distribuite postazioni dotate di defibrillatore e personale abilitato a far funzionare questo strumento salva-vita, così da poter prestare un soccorso tempestivo a un bagnante che, malauguratamente, dovesse essere colpito da gravi problemi cardiaci.

Per la precisione, ce ne sono 3 a San Benedetto, 2 a Grottammare e 3 a Cupra. Proprio a Cupra, da quest’estate c’è stato un ulteriore potenziamento del servizio di salvamento, con 3 nuove torrette d’avvistamento che sorvegliano le spiagge libere. Ieri mattina, prima di entrare in servizio, i bagnini si sono ritrovato presso lo chalet Miramare per una foto di gruppo.

Nel complesso, durante questo inizio di stagione 2015, sull’arenile di competenza si alternano circa 100 baywatch. L’età media va dai 18 ed i 25 anni e, tra i loro ranghi, cresce di anno in anno la presenza femminile. Il parco-mezzi dei baywatch conta, tra le altre cose, su 2 moto d’acqua e su 3 nuove surfboard rescue (di recente acquisto, per una spesa di quasi 1.000 euro cadauna) che si aggiungono alle 2 già in dotazione nelle passate stagioni.
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