Le trivelle distruggono
l'immagine dei vini del Piceno

L'assemblea dei residenti contro le trivellazioni
L'assemblea dei residenti contro le trivellazioni
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Domenica 1 Marzo 2015, 19:00 - Ultimo aggiornamento: 19:02
RIPATRANSONE - Il Consorzio Tutela Vini del Piceno dice no alle perforazioni. Il Cda del Consorzio prende posizione ritenendo che tali impianti di trivellazione alla ricerca di idrocarburi siano incompatibili con l'area interessata dal titolo di concessione - dell'estensione di 101 kilometri quadrati - rilasciata alla ditta Apennine Energy.

"Questa area - dice Giovanni Vagnoni, referente per le problematiche ambientali del Consorzio nonché presidente del comitato No trivellazioni a Ripatransone - copre gran parte del territorio interessato dalla produzione di pregio e qualità di vini Docg e Doc (Offida Docg, Piceno e Piceno Superiore Doc e Falerio Doc) molti dei quali provenienti da agricoltura biologica certificata, che il Consorzio valorizza e tutela mediante una autorizzazione ministeriale”. Il Consorzio ricorda inoltre che negli ultimi anni sono stati effettuati cospicui investimenti da parte delle aziende agricole per un valore di circa 140 milioni di euro, che hanno interessato sia l'agricoltura che le attività connesse di agriturismo ed enoturismo. Con conseguente economia consolidata e molti posti di lavoro sul territorio provinciale. "Il Consorzio ha effettuato un programma di promozione del territorio piceno nel mondo - continua Vagnoni - con la valorizzazione dell'immagine ambientale, agricola, culturale e turistica di qualità che questi impianti lederanno. Vogliamo quindi difendere le aziende e le imprese associate e la relativa vocazione agricola e turistico - culturale della zona”. Questa sera, nel frattempo, nuova riunione a Ripatransone tra amministrazione e residenti durante la quale il Comune prenderà una posizione sul progetto.
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