Ascoli, siglato l'accordo tra Prysmian
e sindacati per reindustrializzare il sito

Ascoli, siglato l'accordo tra Prysmian e sindacati per reindustrializzare il sito
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Mercoledì 20 Maggio 2015, 13:06 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 11:02

ASCOLI - Si è conclusa la vertenza Prysmian con la ratifica al Ministero dello Sviluppo Economico dell'intesa tra azienda e sindacati relativa ad Ascoli Piceno.

È quanto scrive il ministero in una nota nella quale precisa che «prosegue ora l'impegno del Governo per dare prospettive occupazionali ai lavoratori di Prysmian e al territorio di Ascoli Piceno già interessato da una grave crisi occupazionale».

Nel corso della riunione cui hanno partecipato i rappresentanti dell'azienda, delle istituzioni locali e dei sindacati, il Ministro Federica Guidi ha infatti annunciato che mercoledì 3 giugno è convocata la riunione per dare il via all'Accordo di programma per l'area ascolana.

I vertici di Prysmian, a loro volta, hanno comunicato di avere già dato incarico ai propri consulenti per avviare la ricerca di nuovi investitori che dovranno portare nuovi posti di lavoro per i dipendenti Prysmian di Ascoli Piceno.

«Il governo mantiene l'impegno a favorire iniziative industriali nel territorio di Ascoli Piceno che possano generare nuova occupazione e per questo in tempi brevissimi, già il 3 giugno, abbiamo previsto la convocazione del tavolo di confronto per dare il via al lavoro di preparazione dell'Accordo di Programma per l'area ascolana» ha detto il Ministro Guidi aggiungendo che «è un impegno che non solo voglio mantenere, ma che dovrà trovare concreta realizzazione in tempi rapidi».

«Abbiamo chiesto - hanno dichiarato Luigi Ulgiati, segretario nazionale dell'Ugl Chimici, ed Eliseo Fiorin, della segreteria nazionale dell'Ugl Chimici- al ministro Guidi che il Governo si faccia garante di un accordo di programma che, con il coinvolgimento delle istituzioni locali e di tutti i soggetti interessati, possa favorire la reindustrializzazione del sito Prysmian di Ascoli Piceno».

«L'accordo di programma e il riconoscimento del territorio ascolano come area di crisi - spiegano i sindacalisti - è necessario a sostenere l'intesa che abbiamo siglato la scorsa settimana con l'azienda e in base alla quale i vertici del Gruppo si sono impegnati a favorire soluzioni industriali per il sito di Ascoli Piceno e il ricollocamento dei circa 120 dipendenti coinvolti».

«Ci auguriamo dunque che nel prossimo incontro istituzionale al Mise, previsto per i primi di giugno, si possano fare passi avanti in questa direzione - concludono -, al fine di fornire ai lavoratori tutte le tutele più opportune per la salvaguardia dei livelli occupazionali».

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