Tornado caduti, decisive
le ultime parole dei capitani

Tornado caduti, decisive le ultime parole dei capitani
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Domenica 24 Agosto 2014, 19:25 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 16:07

ASCOLI - Scatole nere, testimonianze, rottami, tracciati radar, dialoghi radio sono considerati indispensabili dagli investigatori per capire cosa ha provocato lo schianto tra i due Tornado a Casamurana e la morte di quattro piloti dell’Aeronautica militare. Un errore umano o un'avaria, oppure tutte e due le cose insieme, appaiono al momento le ipotesi più probabili, anche per via della mancanza di dati tecnici.



L’esame dei registratori di volo sembra un passaggio indispensabile per fare luce sull’incidente aereo del 19 agosto costato la vita ai capitani Pietro Paolo Franzese, Alessandro Dotto, Giuseppe Palminteri e Mariangela Valentini. L'Aeronautica non esclude “alcuna opzione”, compresi un problema tecnico, l'impatto con un volatile o il malore di un pilota, mentre è stata informalmente smentita dagli inquirenti, in attesa di aprire la scatola nera, la voce circolata in città di un errore di manovra o un'avaria del velivolo guidato dal pilota donna.

Il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, ha indetto una giornata di lutto cittadino per la morte dei quattro piloti del 6/o Stormo dell'Aeronautica militare, morti il 19 agosto in uno scontro fra due Tornado nei cieli di Ascoli.

La data, non ancora fissata, sarà quella dei funerali dei quattro militari, che dovrebbero tenersi in una base dell'Aeronautica.

«Dopo il recupero dei resti mortali dei piloti - ha detto Castelli - ho ritenuto doveroso annunciare l'indizione di una giornata di lutto cittadino per onorare la memoria dei caduti. La giornata coinciderà con quella che sarà individuata per la celebrazione delle esequie». «Nell'esprimere, a nome della Città, i sensi del più profondo cordoglio alle famiglie dei ragazzi - continua il sindaco - mi sia consentito manifestare ancora una volta la massima gratitudine a coloro, Vigili del fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, Forestale, Aeronautica, Protezione civile, Croce Rossa e Soccorso Alpino, che hanno svolto le attività di controllo e di ricerca dei corpi. Sono stati giorni drammatici, che tuttavia hanno permesso di far affiorare la tempra buona e generosa di tanti italiani, anche civili, che nel momento del bisogno non hanno fatto mancare il proprio sostegno in favore della causa comune».

I resti di Mariangela Valentini, Piero Paolo Franzese, Alessandro Dotto e Giuseppe Palminteri verranno sottoposti all'esame del Dna per l'identificazione ufficiale dei corpi, e ad accertamenti anatomopatologici e tossicologici disposti dalla procura di Ascoli Piceno, che ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo e disastro aereo colposo.

L'OMAGGIO A JESOLO

Il sorvolo delle Frecce Tricolori, senza acrobazie ma solo con il rilascio del 'mantellò di fumo tricolore, è stato il momento più emozionante dell'Air Extreme di Jesolo che, dopo la tragedia sui cieli di Ascoli Piceno, si è tramutata oggi in un omaggio ai 4 piloti dell'Aeronautica deceduti nell'incidente. Una folla enorme ha assistito all'avvenimento lungo i 10 km del litorale jesolano, quasi 400mila persone seconda la stima degli organizzatori dell'Air Extreme. L'Aeronautica Militare, in segno di lutto, aveva già annunciato nei giorni scorsi che non avrebbe partecipato all'esibizione, cui hanno preso parte solo pattuglie acrobatiche del settore civile e piloti privati. Dopo l'incidente dei due Tornado l'amministrazione comunale di Jesolo, con il sindaco Valerio Zoggia, aveva deciso di confermare lo svolgimento dell'iniziativa chiarendo tuttavia che lo show sarebbe stato solo il modo più bello per un tributo a chi aveva dedicato la propria vita al volo. Un ricordo speciale Jesolo lo ha voluto tributare al capitano Mariangela Valentini, che aveva partecipato all'edizione 2013 dell'Air Extreme. Terminate l'esibizione vera e propria, dal palco è stata data lettura di un messaggio del capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, gen. Pasquale Preziosa. «Il recente incidente di volo che ha coinvolto due equipaggi del 6/o Stormo - ha affermato Preziosa, spiegando le ragioni che hanno impedito all'Aeronautica di partecipare alla manifestazione - ci richiama al dovere di raccogliere immediatamente le forze, di confortare i nostri uomini, di capire, di dare le risposte, di guardare avanti. La pattuglia Acrobatica Nazionale rende doveroso omaggio ai nostri ragazzi, Alessandro, Giuseppe, Mariangela, Paolo Piero con l'abbraccio immenso del Tricolore. A bordo la commozione dei colleghi sarà la mia, la nostra, la vostra». Quindi tutto il pubblico ha rispettato un minuto si silenzio, che ha preceduto il sorvolo delle Frecce Tricolori.

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