Il vigile urbano fa la multa
e in tre gli tendono un agguato

Il vigile urbano fa la multa e in tre gli tendono un agguato
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Lunedì 25 Maggio 2015, 20:06 - Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 19:52
ASCOLI - ​Un’aggressione è stata compiuta da tre giovani ascolani che hanno malmenato un vigile urbano appartenente al comando di Ascoli. L’increscioso episodio si è verificato in via Dino Angelini all’interno del cortile che conduce verso l’ingresso degli uffici dell’Inail. Il vigile, che qualche giorno prima era rimasto vittima di un’altra aggressione da parte di un automobilista che si era lasciato andare in maniera violenta dopo aver ricevuto dallo stesso una multa, si stava recando, trascorso il periodo di malattia per l’aggressione che aveva subito, all’Inail per la visita di controllo. I tre presumibilmente lo stavano pedinando. Appena il vigile è entrato nel cortile dell’ente sono entrati in azione aggredendo a calci e pugni il malcapitato che non ha nemmeno tentato di difendersi. Forse i malviventi hanno creduto che, non essendoci all’esterno dell’edificio una video camera di sorveglianza, sarebbero riusciti a farla franca. Invece la vittima li ha riconosciuti tutti: si tratterebbe di persone che in precedenza sarebbero state multati dallo stesso vigile. Insomma, si sarebbe trattato di una di rappresaglia nei confronti del rappresentate della polizia municipale che avrebbe avuto il solo torto di compiere il proprio dovere.

Seppur ferito e frastornato il vigile ha chiesto telefonicamente l’intervento di una pattuglia del 113. Ai componenti dell’equipaggio ha riferito quanto gli era capitato sottolineando che i tre aggressori erano stati da lui riconosciuti in quanto qualche giorno prima, sempre per una multa, aveva avuto con loro una discussione piuttosto accesa. Gli stessi verbalizzanti lo hanno poi accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni dove i sanitari lo hanno refertato con 6 giorni di prognosi. Ieri il vigile si è recato presso la caserma dei carabinieri di Offida per sporgere formale denuncia nei loro confronti. Rischiano di essere incriminati per i reati di violenza privata, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.
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