Ascoli, servono 10 milioni di euro
per riparare le strade della Provincia

Ascoli, servono 10 milioni di euro per riparare le strade della Provincia
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Martedì 25 Agosto 2015, 19:29 - Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 08:27
ASCOLI - ​"Un'eredità pesante in un momento difficile". La situazione in cui versano i mille chilometri di strade provinciali prospettatasi all'amministrazione D'Erasmo, sin dall'insediamento, non è certo un mistero. Un dato al quale va necessariamente aggiunto quello relativo allo stato in cui versano le casse di palazzo San Filippo, da tempo in piano di riequilibrio finanziario. Se a questi due fattori si aggiunge poi la precarietà del quadro normativo in cui si trovano ad operare le province d'Italia, le conseguenze sono presto tratte. Tante arterie ancora da sistemare, sebbene qualche intervento sia stato avviato con quei preziosi 700.000 euro derivanti da economie di bilancio. Spiccioli in confronto agli oltre 15 milioni, che sarebbero necessari per rimettere in sicurezza la vastissima rete stradale di competenza provinciale. Finalmente qualche altra risorsa c'è, a dare ossigeno alle provate casse dell’ente: "Come noto non possiamo contrarre mutui, - spiega il presidente Paolo D'Erasmo. - ma abbiamo ottenuto una cifra consistente sia dalla ripartizione dei fondi per la calamità, sia dai patti territoriali". Si parla di complessivi 3,8 milioni di euro, (2,6 dai patti e 1,2 per la ripartizione dei fondi stanziati a seguito delle alluvioni di marzo). Cifre che coprono appena il 20% degli interventi necessari, ma grazie alle quali, la Provincia, ha messo il piede sull'acceleratore al progetto di messa in sicurezza della rete stradale: 19 interventi sono già allo stato di aggiudicazione. Si tratta di interventi modesti, sotto i 50.000 euro, ma che possono ripristinare sicurezza e viabilità nelle arterie interessate dai lavori. Il più consistente riguarda la provinciale 22 (Cossignano Carrassai Valdaso) interessata da lavori di consolidamento della fondazione stradale e rifacimento della pavimentazione stradale. Ci sono poi interventi di più modesto importo e ordinaria manutenzione, anche questa vista negli ultimi anni di difficoltà come un miraggio. La SP 163 (Rosara), la SP 93 (Venarottese) dalla quale si rimuove anche il materiale franato, la SP 18 (Castorano) interessata da lavori per la rimozione della vecchia barriera si sicurezza. Un importante gruppo di interventi interessa l'area montana e le provinciali per Quinzano, Porchia, Castel di Croce, Montedinove. Non debbono però perdere speranza i cittadini interessati alla messa in sicurezza di strade non presenti nell'elenco dei lavori aggiudicati. Una nuova lista di interventi sarà possibile, come annunciato dal presidente D'Erasmo, grazie ai patti territoriali e ai fondi per la calamità. Nel primo elenco rientra ad esempio, la sistemazione della provinciale 73 (Ripaberarda), uno degli interventi più consistenti per importo, oltre un milione di euro; la Rosso Piceno Superiore, con lavori per oltre 400.000 euro; un tratto della cara vecchia Salaria dal chilometro 186 e la Valtesino con un intervento da 255.000 euro. Grazie alle risorse destinate alla Provincia di Ascoli a seguito della ripartizione dei fondi stanziati per le alluvioni, torneranno ad essere percorribili la SP 15 (Castel di Lama) dove la frana di un calanco ha coinvolto l'intera corsia di valle, la Mezzina dove si sono verificati abbassamenti localizzati della carreggiata la SP 31 (Folignano) e la SP 20 Colle (Comune di Arquata del Tronto) interessate da disgaggio massi e rafforzamento corticale.
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