Porta Solestà
conquista il Palio

Porta Solestà conquista il Palio
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Sabato 12 Luglio 2014, 22:30 - Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 10:26

ASCOLI - Doveva tornare in sella a Dorilas per alzare di nuovo il Palio della Quintana di Ascoli. Luca Innocenzi di Porta Solestá ha trionfato con merito alla Giostra in notturna portando a casa il sesto successo personale, il 24° per il sestiere gialloblu.


Il folignate ha disputato una prova senza sbavature ed ha messo in riga Massimo Gubbini di Porta Tufilla, Emanuele Capriotti di Porta Romana che si è fatto bruciare sul filo di lana ed ha abdicato. Dietro Denny Coppari di Piazzarola, Jacopo Rossi di Sant'Emidio e Guido Crotali di Porta Maggiore. Il Palio dipinto da giseppe Solimando è stato consegnato al sestiere vincitore dai nove nipoti del compianto console di Sant'Emidio, Alvaro Pespani. La terza serie di assalti si è aperta con il forfait di Crotali che nell'ultimo colpo al moro ha riportato un infortunio al polso. Per lui ultimo posto con una sola tornata valida (614). E' stata poi la volta di Rossi che ha confermato l'imprecisione al bersaglio con tre 80 ed una siepe calpestata. Con il tempo di 53"9 ha racimolato 532 (1.566). Coppari è stato preciso al bersaglio, ma una siepe, peraltro contestata dal pubblico, ha macchiato la prestazione completata dal 53"5 come crono. Con il punteggio di 600 ha chiuso con un totale di 1.740. Gubbini ha mancato un bersaglio, ma soprattutto il suo Skipping Dancing ha fatto registrare un crono di 54"3, alto rispetto agli standard della serata, anche per una lieve incertezza prima del terzo assalto. Il suo punteggio è stato di 594 (1.848). Capriotti, partito per penultimo, ha disputato una tornata all'attacco per provare a mettere pressione a Innocenzi, ma è stato notevolmente impreciso con un 80 e un 60. Ha fatto registrare un crono di 53"8 per un totale di 564 (1.820). Ultimo ad entrare sull'otto è stato Innocenzi. Accolto dai fischi del pubblico, ha giostrato alla grande ed ha concluso a lancia alzata: tre centri e un tempo di 53".3. Il primo corteo quintanaro del Sessantennale sfida i nuvoloni minacciosi e parte, alle 19,30, con il fiero incedere della tradizione dai suggestivi lastroni della nuova piazza Ventidio Basso. Una scenografia naturale che valorizza ancor più l'eleganza e la sontuosità dei costumi medievali che attraversano la città e la sua storia. Un corteo fiero ed elegante, dicevamo, forse proprio per quel pizzico di orgoglio in più dovuto ai sessant'anni di vita della Quintana, ma sicuramente velato dalla tristezza per l'assenza di uno dei pilastri del mondo quintanaro: per la prima volta, col suo velluto verde in bella mostra, non c'è il console Alvaro Pespani, recentemente scomparso. Un pezzo importante della rievocazione storica. Ma il suo ricordo è ben presente nel pubblico che ama la Quintana, tanto da suscitare applausi spontanei e sentiti al passaggio del sestiere di Sant'Emidio, quel Sestiere sempre degnamente rappresentato dallo scolpito volto di Pespani.

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