Prysmian, chiesto un vertice al ministero
per salvare i 120 posti di lavoro

Prysmian, chiesto un vertice al ministero per salvare i 120 posti di lavoro
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Martedì 3 Marzo 2015, 19:48 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 20:16
ASCOLI - Si agisce su più fronti per salvare lo stabilimento Prysmian di Castagneti e i 120 operai messi in mobilità dopo l'annuncio choc della chiusura da parte della proprietà. Sono queste ore cruciali durante le quali il sindaco Guido Castelli e il vescovo della diocesi di Ascoli Giovanni D'Ercole saranno a Roma nel tentativo di fermare, o meglio, far tornare indietro la multinazionale da quella che è una scelta devastante per la città di Ascoli e per il Piceno. Castelli ha incontrato il sottosegretario Vicari che lo ha informato circa le modalità per ottenere il riconoscimento dello stato di crisi dell’area industriale del Piceno e quindi accedere ai contributi.

Il sindaco poi ha sollecitato il presidente della Provincia D’Erasmo a inviare un dossier a Invitalia per stendere un accordo di programma. Sull'altro fronte c'è la Regione Marche che ha inviato la richiesta di convocazione di una tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Poi ci sono i sindacati impegnati nell'opera di mediazione e di stimolo alla politica.

Infine gli operai, che da venerdì presidiano lo stabilimento: una piccola tenda messa a disposizione dalla Protezione Civile di Appignano e poi volontà, rabbia e voglia di salvare il proprio posto di lavoro e con esso la propria dignità. Dall'altra parte un provvedimento varato dal Governo per stimolare le imprese ad investire al Sud. Un bando da 430 milioni per spingere sull' "Efficienza e Innovazione". Grazie a questo provvedimento la Prysmian avrebbe così ottenuto un finanziamento di circa 32 milioni per gli stabilimenti del Sud. "Non era sicuramente volontà del Governo penalizzare questo territorio - argomenta il vicepresidente della Regione Marche Antonio Canzian - ma non vorremmo si generasse una specie di delocalizzazione all'interno del Paese innestando una sorta di guerra tra poveri. Per questo chiediamo un incontro al Mise o perché su questo punto vogliamo avere chiarimenti". Il provvedimento è di per sé buono perché assegna ben 430 milioni di euro a 856 imprese di Campania, Calabria, Puglia e Sicilia per coprire fino al 75% dei costi di realizzazione di progetti innovativi e legati al miglioramento dell'efficienza energetica. Risorse che vanno a beneficio delle aziende con sede nelle quattro regioni dell'Obiettivo Convergenza che forse avrebbe dovuto essere accompagnato da misure di protezione per i presidi esistenti affinché non si generassero sperequazioni tra diverse aree del Paese. Alla Prysmian è stata concessa un'agevolazione di 32 milioni di euro di cui 13 a fondo perduto e 19 con finanziamento agevolato per i stabilimenti di Arco Felice (Napoli), Battipaglia (Salerno), Pignataro Maggiore (Caserta).

Intanto nella tarda serata di ieri una delegazione di tifosi dell'Ascoli Picchio si è recata davanti ai cancelli della Prysmian per portare la propria solidarietà agli operai del presidio .

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