Il contratto che lega la ditta incaricata a Palazzo San Filippo e che prevede, in caso, di risoluzione, risarcimenti insostenibili e l'ennesima causa. A confermare il nulla di fatto è lo stesso presidente della Provincia, Paolo D'Erasmo, che a tal proposito aveva voluto interpellare l'avvocatura dell'ente proprio per provare a fare un passo indietro sulla questione delle infernali macchinette piazzate lungo le strade.
"Era mia intenzione - spiega D'Erasmo - fare in modo che l'ente facesse un passo indietro sulla tanto criticata questione degli autovelox, per evitare anche questa ulteriore forma di accanimento sui cittadini già oberati dalla tassazione su tutti i fronti. Purtroppo, però, una volta interpellati i legali mi sono visto costretto a non poter procedere con la rimozione di questi strumenti di misurazione della velocità. Gli avvocati mi hanno decisamente sconsigliato di procedere, alla luce di un contratto che tutela in maniera forte l'azienda che si sta occupando della questione. Il rischio sarebbe quello di ritrovarsi con una ulteriore causa che potrebbe avere anche pesanti conseguenze per il nostro già precario bilancio".
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