Ascoli, commessa aggredita da un cane
che la morde e le uccide il barboncino

Ascoli, commessa aggredita da un cane che la morde e le uccide il barboncino
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Domenica 4 Ottobre 2015, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 09:34
ASCOLI - ​Cani senza padrone liberi nel cuore della città. Dopo le segnalazioni avvenute nei giorni scorsi da vari residenti, che avevano raccontato con una certa preoccupazione di essere incappati in esemplari di grossa taglia in cerca di cibo nel centro storico e Campo Parignano, ecco che nelle ultime ore è avvenuto l'episodio più grave. Una giovane commessa ascolana, mentre era intenta a rientrare a casa con il suo barboncino, a pochi passi dall’auto appena parcheggiata, è stata attaccata da un grosso esemplare non di razza. L'episodio è avvenuto a poca distanza da viale Marcello Federici, in zona Collina dell’Ascensione, lungo la strada per Venagrande che porta verso la statua del Cristo Re.



La donna è stata inseguita dal randagio, apparso subito particolarmente aggressivo al punto che lei, per evitare che il suo cagnolino potesse essere ferito, ha pensato bene di prenderlo in braccio e tentare in questo modo di salvarlo. Purtroppo, la proprietaria del barboncino è stata ripetutamente morsa in più punti del corpo dal randagio, riportando ferite a causa dei morsi inferti ai polsi e alle caviglie. Tutto ciò non ha impedito che il cagnolino finisse tra i denti del randagio.



Infatti, in seguito all'attacco del grosso cane la donna ha cercando di ripararsi mollando la bestiola. Questo ha permesso al cane aggressore di afferrare e uccidere il povero barboncino. La commessa, subito portata al pronto soccorso per ricevere le cure mediche, attualmente è sotto choc. Oltre allo spavento relativo al grave attacco subito, non si dà pace per aver assistito alla fine tragica del suo piccolo fedelissimo amico.



"Era buio ed è successo tutto all'improvviso” racconta la giovane ascolana, che non è in grado di riferire nel dettaglio i particolari relativi al riconoscimento delrandagio artefice dell’assalto. “Qui ci vivono bambini e anziani: se non fossi stata sola poteva accadere qualcosa di ancora più grave" aggiunge la malcapitata, che si domanda come le istituzioni non siano ancora intervenute
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