Centrale del latte
​Vertice coi politici

Centrale del latte ​Vertice coi politici
2 Minuti di Lettura
Domenica 20 Luglio 2014, 18:54 - Ultimo aggiornamento: 19:43
ASCOLI - I politici ascolani hanno deciso di incontrare i lavoratori Coalac a casa loro, nella sede del presidio, sollecitati da questi ultimi in un disperato tentativo di fermare il corso degli eventi dopo l'accordo proposto dall'azienda ai sindacati confederali: produzione fino a ottobre e da settembre presentazione delle ipotesi di riconversione del sito ascolano. Troppo tardi per i dipendenti che vogliono sapere ora cosa diventerà la Centrale del latte di Marino del Tronto e non accettano "accordi in bianco". E proprio sul tema riconversione è andato pesante l'onorevole Luciano Agostini, "questo stabilimento è nato per essere un polo del latte. Si è trattato di una precisa scelta politica. Non sono d'accordo per come si sta procedendo. Se si vuole smantellare questo stabilimento significa che cambia l'indirizzo politico sulla zootecnia e non sono d'accordo. Chi ha responsabilità di governo deve dire se nelle Marche deve continuare ad esistere il polo del latte fresco oppure no: se sì, gli strumenti finanziari vanno indirizzati su questa strada". Il sindaco di Ascoli Guido Castelli mette davanti all'evidenza: "Nell' ultima riunione alla quale ho preso parte, ci fu detto di non soffiare sul fuoco perché potevano esserci delle ancore di salvezza: oggi, con questo documento, mi sembra che la linea Baietta - Falzetta abbia vinto", e assicura che è ora di tornare a attivarsi. Attivarsi significa per Miki Girardi anticipare qualunque forma di protesta si abbia in mente, che deve essere però un'azione forte: "la marcia, o qualsiasi altra forte azione congiunta". E se Piero Celani sottolinea come ad ogni richiesta di cassa integrazione deve corrispondere un piano industriale preciso, il sindacalista Bartolomei della Cgil riposta la questione sull'aspetto pragmatico: "Avere ottenuto nell'accordo il riavvio della produzione è intanto un punto a nostro favore". "Nulla vieta che si possa continuare a lottare - gli fa eco Coccia della Uil - pur incassando questo parziale risultato".

© RIPRODUZIONE RISERVATA