Il parroco: "Silenzio
Non bisogna giudicare"

Il parroco: "Silenzio Non bisogna giudicare"
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Martedì 19 Agosto 2014, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 11:04
ANCONA - Rabbia e smarrimento a Collemarino per il gesto disumano compiuto da Luca Giustini, un ragazzo da tutti dipinto come una persona mite e tranquilla, legato alla famiglia e alle due figlie Alessia e Sofia. Cosa sia scattato nella mente dell’uomo resta un mistero. Una domenica di dolore anche per don Claudio Merli della Parrocchia di San Pio X. “Le finestre della camera si affacciano proprio sulla strada - racconta -. A un certo punto il silenzio è stato rotto da urla di disperazione. Sono arrivate le ambulanze, la polizia. In un primo momento ho pensato a un malore o qualcosa di simile. Una volta sceso in strada, alcuni residenti in via Patrizi mi hanno informato su quello che era accaduto”.



La piccola Alessia era stata battezzata proprio da don Claudio Merli che di fronte a un delitto di questo tipo prova a portare un minimo di conforto ai familiari: “In questi momenti cosi drammatici l’unica cosa che conta sono il silenzio e la preghiera. Non bisogna giudicare, lo dice il Vangelo. Tornato in canonica ho recitato il rosario con la speranza che il Signore possa illuminare chi si trova nelle tenebre. La piccola Alessia è in cielo, un fiore che resterà sempre nei nostri cuori”. Don Claudio ha deciso di rinviare la festa della parrocchia che si sarebbe dovuta tenere giovedì. “Cosa sia scattato nella mente di questo papà resterà un mistero. Dall’esterno mi sembrava una famiglia particolarmente unita. Nel periodo pasquale, visti gli impegni di lavoro che la coppia aveva, ci mettevamo d’accordo per benedire la casa attorno all’ora di cena in modo che entrambi i genitori fossero presenti”. Lo stesso parroco conferma un interessamento in prima persona del Vescovo di Ancona: “Ieri sera (domenica, ndr) mi ha chiamato monsignor Edoardo Menichelli per chiedermi di tenerlo aggiornato sulla situazione nel quartiere. Non escludo che sarà lui a celebrare il funerale della piccola Alessia”.



La tragedia di via Patrizi ha sconvolto anche la spiaggia di Palombina dove la famiglia Giustini era solita trascorrere le vacanze allo stabilimento Otello. E' li che l’ultima volta è stato visto da Stefano Antognini: “Mi è sembrato tranquillo, era un padre premuroso, faceva il bagnetto ad Alessia in un canottino sotto il capanno dei nonni”.



Qui Luca spesso giocava a carte con parenti e amici. Uno di questi ultimamente aveva notato in Luca strani comportamenti: “Con le carte in mano certe volte si bloccava all’improvviso, aveva lo sguardo perso nel vuoto e poi diceva delle frasi sconnesse, senza senso”. Forse un segnale del turbamento interiore del 34enne. Tanto dolore anche al mercato di Collemarino dove i coniugi Giustini facevano abitualmente la spesa. Tra i punti vendita che frequentavano, quello di Elisabetta Mosciatti: “Luca è una persona eccezionale, non mi vergogno a dire che è il papà che tutti i bambini vorrebbero. Un genitore premuroso, pieno di affetto e di attenzioni per le proprie figlie. Non riesco a capire come sia potuta accadere una tragedia simile”. Nel dolore anche gli ex compagni di squadra del Collemarino. Tra questi Danilo Panichi: “Un ragazzo d’oro sia in campo che fuori. Una disgrazia così non ha spiegazioni. Luca non era un violento, ma una persona leale e corretta, innamorato della propria famiglia”. Sgomento anche alla palestra Stark di Collemarino, che Luca frequentava: “Era un nostro iscritto - commenta un istruttore - ma non aveva ambizioni da culturista. La palestra per lui era solo una questione di benessere fisico”.
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