L'area sosta trasformata
in sex parking per scambisti

L'area sosta trasformata in sex parking per scambisti
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Martedì 21 Aprile 2015, 22:59 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 18:43
SENIGALLIA - Da parcheggio a luogo di appuntamento per scambisti. Non c'è pace per l'area dell'ex Sacelit-Italcementi, dopo il fallito progetto del complesso residenziale "Il Borgo Le Torri", lo spazio è stato trasformato in un parcheggio che può contenere fino a 500 auto. Gratuito in inverno ed al costo di soli 2 euro per l'intera giornata nei mesi estivi, il parcheggio all'interno dell'ex Sacelit rappresenta una grossa valvola di sfogo durante i grandi eventi, risolvendo quasi completamente il problema dei parcheggi a ridosso del centro storico. Il sex parking, ultima moda in materia di trasgressione, sembra aver contagiato anche la spiaggia di velluto ed interessato proprio l'area dell'ex Sacelit. I primi a denunciare il fenomeno erano stati i residenti di Cesano che avevano individuato in quella che è ormai stata ribattezzata "spiaggia della perdizione", un luogo prediletto dagli scambisti nei mesi invernali. Ma da quando la crisi sembra essersi allargata anche allo scambio di coppia, i più trasgressivi ripiegano cercando compagnia soprattutto nei parcheggi. Interessato da qualche mese a questo fenomeno, è anche lo spazio dell'area ex Sacelit-italcementi, un posto poco frequentato in inverno, soprattutto quando il vento proveniente da nord e la pioggia scoraggiano la sosta a due passi dall'area portuale. Il "car sex" dell’area ex Sacelit, non è ancora segnalato nel web, forse perché nei mesi primaverili ed estivi, vista anche la grande presenza di automobilisti che lasciano le auto in sosta nell'area, diventa luogo impraticabile dagli amanti dello scambio di coppia. Lo stesso non avviene per il "car sex" di Cesano, segnalato sul web come "Car Parking Sex". Alle coppie trasgressive basta mettere nel motore di ricerca le parole "Car Sex" seguite dal comune e il gioco è fatto. Quella dell'ex Sacelit è un’area che nei mesi invernali, è stata anche utilizzata da ignoti come discarica e deposito di boe, problema che, con l'arrivo del sole è sotto gli occhi di tutti: «E' uno scempio - spiega Cristina Catalani - Meno di un mese fa veniva inaugurata la vendita del pescato, con un'operazione architettonica innovativa, ma nel frattempo nessuno si è preoccupato di ripulire quella che è diventata una discarica a cielo aperto maleodorante. Boe e reti ammassate, ma anche sacchi d'immondizia a pochi passi da dove la gente parcheggia le auto. Credo che sia il caso d'intervenire prima che inizi la stagione estiva, anzi, prima di questo week-end quando in città, potrebbero arrivare i primi turisti».
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