Senigallia, alla "casa dei desideri"
i sogni diventano realtà

Senigallia, alla "casa dei desideri" i sogni diventano realtà
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Lunedì 27 Luglio 2015, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 19:37
SENIGALLIA - Un’altalena molto speciale sulla quale dondolarsi in compagnia della sua migliore amica.





Era questo il desiderio che Maddalena aveva espresso ai volontari di Make-A-Wish® Italia, la Onlus con sede a Genova che dal 2004 opera su tutto il territorio nazionale per realizzare i desideri di bambini gravemente malati.



Un vero e proprio incantesimo di solidarietà, dunque, a cui P&Gha contribuito con “Le Stelle del Pulito”, l’iniziativa con cui da oltre dieci anni rende i suoi marchi per la Pulizia della Casa protagonisti delle grande distribuzione italiana mettendo in palio sconti e promozioni. Iniziativa quest’anno dedicata interamente al tema della Casa, sinonimo di famiglia, affetti e calore, con l’intento di trovare una casa a dieci desideri molto speciali.



«Siamo molto felici di collaborare con Make-A-Wish® Italia nel progetto “La Casa dei Desideri” e ci impegnamo a sensibilizzare e coinvolgere sempre più consumatori per sostenere il loro operato, contribuendo a regalare un sorriso a tanti bambini e alle loro famiglie- ha dichiarato Francesca De Palma, Responsabile Relazioni Esterne di P&G per il settore cura della casa.P&G è stata un vero pioniere del sociale in Italia, dove ha realizzato in oltre 25 anni decine di progetti al fianco di molte organizzazioni e ONLUS, sempre mirati al sostegno dei bambini e delle loro famiglie.Un’esperienza che intendiamo continuare a portare avanti con impegno e sensibilità con il nuovo progetto La Casa dei Desideri».



Un impegno che ha lasciato senza parole i genitori della piccola Maddalena, Katia e Massimo Bettini, che con queste parole hanno ringraziato lo straordinario team di Make-A-Wish® Italia e tutti coloro che hanno contribuito a donare attimi di gioia alla loro bambina: «Abbiamo scritto alla Make-A-Wish® Italia raccontando il desiderio di Maddalena, ma non pensavamo di essere presi in considerazione e invece ci avete fatto un regalo bellissimo. Non solo per l’altalena, ma anche perché avete dato alla nostra bambina la possibilità di comunicare alla sua maniera, indirizzando lo sguardo verso l'immagine che meglio rappresentava il suo pensiero».
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