Bar vietato ai politici, altre tensioni
Grillo: "Assurdo rivolgersi al prefetto"

Bar vietato ai politici, altre tensioni Grillo: "Assurdo rivolgersi al prefetto"
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Giovedì 26 Marzo 2015, 21:39 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 16:57
SENIGALLIA - Bastava farsi una risata e invece no. A far notare al sindaco la satira di un cartello è il comico Beppe Grillo, intervenendo nel dibattito del bar "vietato ai politici", che sui social network scrive: "Lo trovo assurdo. Ha messo questo cartello trovato sul blog nel suo bar e lo hanno segnalato al Prefetto. Ora rischia grosso. Non hanno più neppure l'ironia!".



Valentina Rocchi de "Lo zoo di 105" ha aggiunto "se lo ha fatto davvero (riferito al commerciante) lo amo". La vicenda del bar "Da Anna" in via Oberdan a Montignano è diventata ormai ingestibile perché le dichiarazioni, di Mangialardi in consiglio comunale, hanno riacceso i riflettori. Mentre il post del leader del Movimento 5 Stelle è diventato virale, con migliaia di "like" e altrettante condivisioni e commenti, a Senigallia impazza la moda dei cartelli affissi fuori dai portoni di casa per tenere, sempre ironicamente si intende, i politici fuori.



Il commerciante, intervistato all'indomani di una notte trascorsa in bianco dentro il suo negozio, a vigilarlo dai ladri dopo la segnalazione di un "sopralluogo" fatto da due tipi loschi, si era sfogato dicendo che ne aveva abbastanza dei politici, prima perché ha dovuto pagare tasse eccessive, e poi aggiungendo che oltre alle tasse ci si mettono anche i ladri che in due giorni avevano ripulito sette attività a Senigallia, non la sua per fortuna, che poteva essere l'ottava se non avesse vigilato dormendo nel bar.



"Il Prefetto è stato informato per conoscere il numero dei furti - interviene Maurizio Mangialardi - e Mauro Mastrosanti potrà continuare a svolgere regolarmente la sua attività. Nessuna ripicca. Da parte mia c'è stata la volontà di prendere molto sul serio il disagio denunciato dall'esercente. Non nego che mi ha colpito il tono della protesta di Mastrosanti, in ogni caso ognuno è libero di gestire la propria attività commerciale come meglio crede. Ci mancherebbe altro". Il commerciante però non ne può più.



"Devo lavorare non posso stare dietro alle polemiche dei politici - interviene Mauro Mastrosanti -. Ho rilasciato un'intervista su un cartello spiritoso che avevo affisso e mai mi sarei immaginato tutto questo. Mi sembra che i toni e la vicenda stiamo assumendo proporzioni esagerate. Telefonerò al sindaco per chiedergli di chiudere e darci un taglio, sperando di poter tornare serenamente al mio lavoro".



Le dichiarazioni del sindaco hanno finito per fomentare la polemica. "Mangialardi replica a quanti hanno criticato le sue parole sul caso del bar di Montignano - commenta Marcello Liverani, candidato di Nuova Senigallia - ma la sua replica altro non è che un continuo arrampicamento sugli specchi distorcendo la realtà dei fatti. Perché mai avrebbe dovuto chiedere al Prefetto quanti furti aveva subito il commerciante? Bastava leggere gli articoli, chiederlo al diretto interessato oppure fare una telefonata alle forze dell'ordine".



Concorda il candidato sindaco di Progetto in Comune. "Scomodare il Prefetto è esagerato - commenta Maurizio Perini -. Si capiva chiaramente l'intento goliardico. Non avrei mai fatto da sindaco questo gesto perché potrebbe incutere timore e la libertà di satira non deve essere messa a rischio".



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