Si getta dalle mura dell'ospedale
per una delusione d'amore

Si getta dalle mura dell'ospedale per una delusione d'amore
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Mercoledì 21 Gennaio 2015, 21:25 - Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 11:18
OSIMO - Scivolato nel tunnel della depressione dopo una delusione d’amore, un osimano di 35 anni si lancia nel vuoto dalle mura dell’ospedale. Erano stati i familiari, al culmine di una crisi più acuta del solito, a convincerlo a farsi accompagnare al Ss. Benvenuto e Rocco con la speranza che le cure dei medici potessero lenire quello stato di confusione e sofferenza che domenica sera era tornato a lacerargli l’animo. Il giovane è arrivato in auto davanti all’ingresso della struttura sanitaria, assieme al padre e a un parente. Ma non è mai entrato al pronto soccorso. In preda a un raptus, è sceso dalla vettura, è corso fino al muretto di via Leopardi e si è gettato di sotto. Un volo di otto, nove metri nel punto più alto, che poteva costargli la vita. La tragedia stava per consumarsi sotto lo sguardo atterrito dei familiari che invano hanno tentato di fermarlo senza riuscirvi. Fortuna ha voluto che nell’impattare di piedi sull’asfalto di via 5 Torri, il giovane non abbia riportato traumi importanti alla testa né lesioni agli organi interni.

L’intervento dei soccorsi è stato immediato. A bordo dell’ambulanza del 118 il trentacinquenne, gestore di un’attività in proprio, è stato trasferito d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette dove è giunto nel cuore della notte. Ha però atteso circa 12 ore prima di poter accedere al reparto di rianimazione in cui si trova ricoverato soltanto da lunedì pomeriggio. Le sue condizioni erano state infatti giudicate gravi, ma non a rischio vita. Per questo motivo, a causa della mancanza di posti letto, si è provveduto in un primo momento a sistemarlo in sala emergenze. Martedì il giovane osimano è entrato in sala operatoria per essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

Nonostante i medici sembrano escludere lesioni irreversibili, a preoccupare erano i traumi subiti agli arti inferiori e al bacino che hanno interessato anche le vertebre. Il ragazzo, che pratica sport e ha un fisico allenato, ha però superato bene la seduta operatoria e le sue condizioni lascerebbero ben sperare.

La notizia si è subito diffusa in città dove amici e conoscenti hanno creato una cappa di solidarietà attorno al trentacinquenne. Secondo quel poco che è trapelato, da qualche tempo stava attraversando un periodo difficile della sua vita. Un rapporto sentimentale naufragato sarebbe stata la causa scatenante di questo malessere psicologico che ha trovato terreno fertile nella mente di un ragazzo sensibile, reso fragile da una serie di circostanze emotive. Un sogno naufragato, che come spesso capita in queste circostanze, è andato ad affollare la sua mente insieme a tanti altri pensieri negativi e ossessivi, sommandosi a difficoltà e problemi del quotidiano che devono essergli apparsi una montagna insormontabile. Nessuno però immaginava che qualcosa dentro di lui si fosse incrinato a tal punto da tentare un gesto così estremo.
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