Loreto celebra il genio di Bramante
Convegno, Dvd e beni culturali in 3D

Loreto celebra il genio di Bramante Convegno, Dvd e beni culturali in 3D
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Venerdì 28 Novembre 2014, 19:48 - Ultimo aggiornamento: 19:49
ANCONA - Presentato il programma delle Celebrazioni Bramantesche che si svolgeranno a Loreto il 5 e 6 dicembre 2014.







Un programma organizzato in occasione dei 500 anni dalla morte dell’architetto marchigiano Donato Bramante. Volute da Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo Prelato di Loreto e Delegato Pontificio, sono promosse e sostenute dalla Regione Marche, dal Comune di Loreto, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto, dall’Università Politecnica delle Marche e dalla Sezione Marche dell’Istituto Italiano dei Castelli.



“In qualità di architetto a servizio del Papa - ha ricordato in apertura Vito Punzi, coordinatore delle Celebrazioni per conto della Prelatura di Loreto - Bramante fu chiamato dal 1507 al 1509 ad occuparsi del Santuario della Santa Casa di Loreto che Giulio II aveva portato sotto la diretta giurisdizione pontificia. A quella data la chiesa era già stata edificata e l'intervento di Bramante si limitò al progetto della facciata (mai realizzata), della piazza antistante e del Palazzo Apostolico adiacente, oltre che al disegno di quell’autentico gioiello che è il rivestimento marmoreo che racchiude la "Santa Casa di Nazareth", attuato sotto la direzione dei suoi successori a Loreto”.



“Partecipiamo con grande entusiasmo coscienti della nostra responsabilità - ha detto Sauro Longhi, Magnifico Rettore della Politecnica delle Marche - che è quella, tra le altre, di formare i Bramante di domani. Dunque allestiremo per le due intere giornate a Loreto, presso le Cantine del Palazzo Apostolico, un’area espositiva chiamata “3D camp, Bramante 500 anni dopo”, dove nostri studenti, coordinati dal prof Paolo Clini, presenteranno le più recenti tecnologie di fruizione e valorizzazione dei beni culturali. Inoltre, in Piazza della Madonna, sperimenteremo una tecnica digitale di proiezioni tridimensionali applicata all’architettura che permetterà di fruire con una nuova prospettiva del progetto bramantesco, completandolo, anche se solo virtualmente.”



Il prof Fabio Mariano, Ordinario Politecnica delle Marche e coordinatore scientifico insieme al Prof. C. Luitpold Frommel del Convegno Scientifico, ha ricordato come insieme a Raffaello Sanzio, Bramante “rappresenti uno dei due fari marchigiani del Rinascimento italiano, dei quali nelle Marche è rimasta solo un’eredità limitata”. “Compito del nostro convegno, i cui atti verranno pubblicati dalla Sezione Marche dell’Istituto Italiano dei Castelli - ha aggiunto - sarà quello di aggiornare gli studi sull’opera di Bramante a Loreto, senza la pretesa di affrontare il resto della sua opera, concentrata in particolare a Roma e Milano”.



Tra gli altri interventi quelli del maestro Alberto Martini, Consulente Artistico XIV Festival Pergolesi Spontini di Jesi, che ha presentato il concerto di sabato 6 dicembre in Basilica, ricordando che, “vista l’importanza del contesto, dell’evento e degli esecutori, l’intero concerto verrà registrato per essere poi trasmesso sul prestigioso canale satellitare Unitel Classica e perché se ne possa produrre un Dvd”.



“Sottolineo - ha aggiunto - che iniziative sono importanti da più punti di vista, ma soprattutto perché la cultura e la storia italiane sono quanto di meglio possiamo proporre a livello internazionale”.



“La Regione Marche, tramite l’Assessorato alla Cultura, partecipa volentieri con un proprio contributo a quest’insieme di eventi che intendono non solo celebrare, ma ricordare agli stessi marchigiani la figura di un grande qual è stato Bramante - ha detto Ivana Iachetti, Responsabile Attività e Promozione Culturale Regione Marche - con la certezza che anche l’architetto, come sta accadendo con Leopardi grazie al film di Martone, possa diventare un ulteriore motivo per far crescere il turismo culturale nel nostro territorio regionale”.



“L’attuale linea politica delle fondazioni bancarie - ha detto Fulvia Marchiani, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto - a differenza di quanto accadeva qualche tempo fa, è quella di destinare maggiori contributi alle iniziative sociali a discapito di quelle culturali, ma per un circostanza ed eventi così importanti per il nostro territorio non potevamo esimerci dall’intervenire, anche perché convinti che la cultura, in una città come Loreto, sia un volano fondamentale dello sviluppo economico”.



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