Maxi rogo nella notte
alla Messersì Packaging

Maxi rogo nella notte alla Messersì Packaging
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Domenica 20 Aprile 2014, 00:09 - Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 10:38

BARBARA - Si concluso all'una e mezzo di notte l'intervento dei vigili del fuoco accorsi nella zona industriale di Barbara per un incendio divampato nello stabilimento della ditta Messersì Packaging, che produce materiali per imballaggi. I danni sono rilevanti, ma per fortuna il lavoro dei pompieri ha impedito che le fiamme, partite da un macchinario per la produzione di nastri per imballaggio, raggiungessero l'area dello stabilimento dov'erano stoccati i prodotti plastici finiti.



L'allarme era scattato alle 21 e 40 di sabato con una telefonata di una donna che passando in auto in via Primo maggio, poco distante dalla provinciale Arceviese, aveva notato del fumo alzarsi dal capannone di circa 1200 metri quadri che si trova al civico 8. Sono accorsi i vigili del fuoco dei distaccamenti di Arcevia e di Senigallia e poi di rinforzo mezzi anche da Jesi e Ancona. In tutto sedici vigili del fuoco con autoscale e autobotti hanno lavorato riuscendo a circoscrivere le fiamme, domate prima che si estendessero al magazzino.

L'incendio, di probabile origine elettrica, è partito da un macchinario che era fermo da venerdì pomeriggio, quando le linee produttive della Messersì Packaging si sono arrestate per la pausa pasquale. Il fuoco ha danneggiato l'inizio di una linea che produce nastri in plastica per l'imballaggio di pellets e materiali per l'edilizia, ma il fumo ha annerito pareti e arredi di circa metri quadri del capannone. La campata dello stabilimento interessata dal rogo è stata per ora dichiarata inagibile, ma le strutture portanti non dovrebbero aver subito danni.

La proprietà - presente durante l'emergenza con il titolare e il direttore di produzione - conta di ripartire al più presto per tenere il passo con le commesse di un portafoglio ordini che in questa fase stava premiando la qualità degli imballaggi della Messersì Packaging, distribuiti anche in America, Asia e Australia. In via Primo maggio sono intervenuti anche i carabinieri di Ostra Vetere, ma sembra proprio esclusa qualsiasi origine dolosa.

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