Clonano l'home banking
e rubano 20 mila euro

Clonano l'home banking e rubano 20 mila euro
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Martedì 21 Ottobre 2014, 21:29 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 11:30
ANCONA - Un fiume di bonifici per complessivi 20 mila euro dal conto corrente di una ditta informatica con sede alle Palombare a carte Postepay di 12 persone tra cui 11 campani e un marocchino. E' ciò che accadde in due giorni, tra il 7 e l'8 luglio 2010, quando ignoti hacker non identificati entrarono abusivamente nel conto corrente dell'azienda clonando le credenziali dell'home banking che dà la possibilità ai correntisti di accedere alle proprie disponibilità via Internet. I soldi si volatilizzarono in meno di tre ore e mezza: dalle 11 alle 14 del 7 luglio e poi tra le 6 e le 6,30 del giorno successivo. Per questi fatti la procura ha chiamato in causa i titolari delle carte Postepay in cui sono finiti i soldi accusandoli di ricettazione. Ieri il gup di Ancona Paola Moscaroli ha rinviato tutti a giudizio e il processo inizierà il 29 gennaio davanti al tribunale collegiale. Gli imputati, difesi dall'avv. Giandomenico Frittelli, sostengono di essere estranei alle accuse, di aver smarrito le rispettive Postepay e di non aver nulla a che fare con truffe informatiche o soldi rubati. Non è così per l'accusa che addebita loro l'aver concorso ad impadronirsi del denaro e nascondere così il provento della frode informatica, ciascuno per l'importo ricevuto: Elvira D'Amato (4.573 euro), Giuseppe Romano (4.573) e Michela Esposito (2.290), Chiara Romano (1.524), Rachid El Moufadi (1.524), Aniello Balzano (1.273), Carmine Pace (1.019), Luisa Mauro (975), Luigi Incoronato (1.018), Antonio Terracciano (764), Giulio Balzano (764) e Maurizio Perugino (650).



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