Ancona, non riusciva a separarsi dal figlio
"Addio amore mio, ti sarò sempre vicino"

Ancona, non riusciva a separarsi dal figlio "Addio amore mio, ti sarò sempre vicino"
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Domenica 2 Agosto 2015, 21:07 - Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 20:59
ANCONA - Si è ucciso per amore del figlio. Non poteva immaginare di doversi separare da lui. E quando gliel'hanno portato via, ha completamente perso la ragione.



Ha parcheggiato lo scooter, è entrato nel Tribunale dei Minori, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco. Inutili i soccorsi e l'intervento di una guardia giurata che ha spento il rogo con un estintore. E' durata 48 ore l'agonia di Francesco Di Leo, 42 anni, barese residente a Pesaro. Il bodyguard è morto ieri mattina nel reparto di Rianimazione di Torrette. Oggi pomeriggio, alle 16,30 si celebreranno i funerali nella cappella dell'obitorio dell'ospedale regionale.

"Addio amore di papà", scriveva Francesco su Facebook, la mattina stessa della tragedia. "Ho chiesto a Gesù di dare tutte le lacrime e le sofferenze di mio figlio a me", aggiungeva. Il giovane papà non sopportava l'idea di separarsi dal figlio di 8 anni che era stato allontanato dal nucleo familiare da un provvedimento del Tribunale dei Minori. E proprio lì, nel luogo che simbolicamente rappresentava l'apice del suo dolore (il 18 agosto si terrà l'udienza per l'affidamento del piccolo ad una struttura protetta) Francesco si è tolto la vita utilizzando della benzina e un accendino. "Papà ti pensa sempre, lo sai" ha scritto su Facebook il giorno prima della tragedia. "Non riesco a sopportare questo dolore, non avrei resistito oltre". Tanti i messaggi arrivati sulla sua bacheca dagli amici che lo piangono. Ed emerge un particolare: un tabaccaio di Pesaro che lo conosceva bene, venerdì mattina l'ha sentito confidarsi con un amico sui suoi propositi suicidi. Ha avvertito la polizia che si è messa in cerca del 42enne. Tramite il segnale del suo cellulare l'ha localizzato ad Ancona. Ma quango gli agenti sono arrivati, era ormai troppo tardi.
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