Alessia: "La vita uccide
non il motociclismo"

Alessia: "La vita uccide non il motociclismo"
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Lunedì 14 Aprile 2014, 15:42 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 22:25
JESI - "Non il motociclismo che ti uccide, la vita. Misano ieri non aveva nessuna colpa, la sua colpa solo la sua stessa maledizione". Alessia Polita, la giovane centaura marchigiana rimasta disabile dopo un grave incidente lo scorso anno proprio sul circuito di Misano, giudica così su Facebook alcuni commenti fatti dopo la morte ieri in pista di Emanuele Cassani, 25 anni, alla partenza di una gara del Campionato italiano velocità sul circuito romagnolo intitolato a Marco Simoncelli.



"Mi dispiace parecchio sentir dire 'questo in fondo è il motociclismo'", scrive Alessia Polita. "Sì, lo dicevo anch'io quando ero inconsapevole, quando le cose non mi toccavano da vicino, quando realmente la tragedia non sfiorava i miei pensieri e dicevo 'sì dai non toccherà proprio a me'. Ora mi viene un po' difficile utilizzare frasi così con tanta leggerezza. Tutti sappiamo che il motociclismo ha il suo carico di pericoli e tragedie, ma una vita non vale quanto una frase sputata al vento senza senso... 'questo è il motociclismo'. Io semplicemente direi... Questa è la vita! Fatta di sogni, felicità ma anche di passioni e tragedie. Le moto non sono una fabbrica di gente compianta, è la vita, è il percorso che abbiamo ognuno di noi... C'è chi muore in moto,chi in macchina, chi d'infarto, chi di malattie... Esprimere quella frase lì sembra quasi 'o muori o vivi' sopra una moto. Se si vive, si muore anche".
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