Napoli, America's Cup | Bertelli torna a Napoli per la sua Luna Rossa

Napoli, America's Cup | Bertelli torna a Napoli per la sua Luna Rossa
di Pino Taormina
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Sabato 13 Aprile 2013, 16:04 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 15:23
Napoli - Patrizio Bertelli, ad di Prada, marito di Miuccia, sognatore impenitente, eterno fidanzato di Luna Rossa probabilmente nel pomeriggio sar a Napoli per salutare gli equipaggi pronti all’ultima sfida europea prima di partire per San Francisco.



In fondo, i suoi ragazzi non li vede tutti insieme da mesi e l’appuntamento nel Golfo partenopeo è l’occasione per incrociare tutti quelli che devono aiutarlo ad acciuffare la vecchia brocca d’argento che mai una ciurma italiana è riuscita a conquistare.



Bertelli potrebbe arrivare in giornata, salutare, chiedere a Max Sirena (che Bertelli ha voluto skipper a ogni costo) e tutti gli altri le sensazioni dopo i quattro mesi trascorsi nell’estate australe di Auckland a navigare coni kiwi e poi ripartire. In attesa delle sfide vere della prossima settimana, quando dovrebbe fare di nuovo ritorno in città. Dicono che in queste ore sia tonico, di buon umore, galvanizzato dall’avvicinarsi alla sfida a Artemis e New Zealand nella Vuitton Cup in cui ha investito un budget principesco (90 milioni) con la barca costruita al cantiere Persico di Nembro, assemblata a Auckland, saldando l’asse stretto con New Zealand per affondare Oracle di Larry Ellison, il padrone del vapore che farneticava di una coppa low cost mentre invece sembriamo tornati ai tempi di Sir Lipton e del barone Bic, quello dove alle gare partecipano davvero pochi team.



«Però io non ho nostalgia del passato - spiega Chris Draper, il timoniere di Luna Rossa e skipper di Piranha - Certo una volta c’erano molte più nazioni ad essere rappresentate, ma anche così è molto divertente. E poi, meno barche ci sono e più aumentano le nostre chance di successo».



Dalla bisnonna Azzurra (’83) ne è passata di acqua sotto la chiglia: due barche nell’87 (Azzurra e Italia), l’indimenticato Moro nel ’92, la prima Luna Rossa nel 2000, la Luna e Mascalzone nel 2003, infine il terzetto 2007 (Luna Rossa, Mascalzone e +39), sembrava il canto del cigno e invece rieccoci qua, il mare di Coppa è sempre più povero di pesci (e dollari) ma l’Italia è viva e lotta insieme a neozelandesi e svedesi, all’arrembaggio del ruolo di sfidante ufficiale di Oracle.



Tutti gli altri, australiani, francesi, inglesi e così via hanno rinunciato strada facendo. «Io le sensazioni che ho provato un anno fa a Napoli non le avevo mai vissute prima, neppure alle Olimpiadi di Atene - racconta Draper - Il calore, le urla della gente erano incredibili. Mai viste prima di allora: e sarà così anche la prossima settimana, vero?». Draper ha avuto nuovamente la fiducia di Max Sirena. Così come Pierluigi de Felice, l’unico napoletano imbarcato su Luna Rossa: è il trimmer dell’AC72, farà da padrone di casa. «Ho chiesto loro di lasciarmi da solo soltanto domani sera: in tv c’è Milan-Napoli e io sto già soffrendo».
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