Cerveteri, benzinaio ucciso per mille euro
davanti a moglie e figlio. Grave il fratello

Il distributore di Cerveteri
Il distributore di Cerveteri
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Martedì 9 Agosto 2011, 14:36 - Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 23:09
ROMA - Colpito a morte in piena testa nel giorno del suo 62 compleanno sotto gli occhi del figlio: cos stato ucciso durante una rapina un benzinaio, Mario Cuomo, titolare con il fratello Giancarlo di una stazione di servizio sull'Aurelia, a Cerenova, nel comune di Cerveteri, 40 chilometri a nord della capitale. I due fratelli si sarebbero rifiutati di consegnare l'incasso della mattina e ne sarebbe nata una colluttazione con i rapinatori che hanno sparato due colpi calibro 9: Mario, 62 anni, è stato ferito alla testa ed è morto poco dopo in ospedale, mentre Giancarlo è stato ferito gravemente ad una spalla.



Alle 12,40 Mario e Giancarlo Cuomo avevano appena chiuso la pompa di benzina e si trovano all'interno di un ufficio della stazione. A bordo un grosso scooter sono arrivati i due rapinatori, che indossavano caschi integrali: sono entrati pistola in pugno nell'ufficio e, dopo averli minacciati, hanno intimato ai due fratelli di consegnare l'incasso, ma i due benzinai hanno reagito. È nata una colluttazione ed uno dei rapinatori ha sparato prima un colpo che ha ferito alla spalla Giancarlo. A quel punto Mario si è chinato verso il fratello ed è stato raggiunto da un colpo che lo ha preso in piena testa.



Nell'ufficio c'era anche Alessandro, di 35 anni, figlio della vittima, che è riuscito a scappare nel retrobottega. A quel punto i rapinatori, dopo aver preso il denaro - sembra mille euro - sono saliti sullo scooter e si sono allontanati a gran velocità. Parte della scena sembra sia stata ripresa dalle telecamere della stazione di servizio e i carabinieri giudicano «interessanti» alcune frame della ripresa, utili per riuscire ad identificare i rapinatori.



Mario è morto dopo essere arrivato al Policlinico Gemelli. Giancarlo si trova invece all'ospedale San Camillo di Roma, dove è stato operato, in prognosi riservata, ha perso molto sangue ed ha avuto anche un arresto cardiaco.



«Mario era lì per terra, con tanto sangue intorno alla testa. Carlo invece aveva ancora gli occhi aperti. La moglie di Mario si disperava. I carabinieri e l'ambulanza ancora non erano arrivati» ha raccontato Wang Ling, titolare del ristorante cinese Oceano d'Oro, che si trova accanto al distributore di benzina sulla via Aurelia.



I due fratelli hanno reagito, secondo gli amici, perché «erano esasperati, avevano già subito altre due o tre rapine. L'ultima lo scorso inverno a febbraio. Erano due brave persone, non hanno mai fatto del male a nessuno ma erano esasperati dalle continue rapine che avvengono in zona. Mario, il benzinaio ucciso, ha due figli: uno lavora con lui e l'altro in un negozio di tabacchi vicino al distributore».



Mario e Giancarlo erano soci e da anni e gestivano il distributore di benzina al chilometro 44 della statale Aurelia in una zona che ha alle spalle un centro residenziale, del verde e alcuni negozietti.
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